Intervista a Mauro “Pat” Patelli

Un “botta e risposta” virtuale con il grande PAT, chitarrista storico di Luca.
Grazie a coloro che hanno inviato le proprie domande.

1- Ciao Mauro, secondo me Luca e la Band esprimono emozioni incredibili dal vivo, in alcuni casi anche di più che nel disco, credo che il 90% di chi compra i dischi di Luca poi venga anche a sentirvi dal vivo perchè avete molto da “dire” nei live, mentre ci sono alcuni artisti che sembra quasi che i live li facciano per forza, tu come ti poni nei confronti dei tour…preferisci stare in studio, o non vedi l’ora di andare a “parlare” alla gente con la tua chitarra??

Parlare, parlare!…

2- Caro Mauro, innanzi tutto complimenti perchè ritengo che il tuo sia un contributo determinante per le sonorità delle canzoni di Luca. Come dire, contribuisci a costruirne l’anima.
Vorrei chiederti quali sono i chitarristi cui ti sei ispirato e che apprezzi maggiormente anche oggi.

I miei modelli, che ascolto e apprezzo tutt’ora, sono Hendrix, Blackmore, Page, Van Halen…

3- Innanzitutto, complimenti… perché è un piacere sentire le tue sonorità, sopratutto dal vivo.
Visto che non sei un musicista “di passaggio” del percorso musicale di Luca ma lo accompagni da tanti anni, mi incuriosiva sapere cosa avviene nel momento in cui Luca vi presenta una nuova canzone…: più precisamente, cosa accade in quel momento (se esiste un momento preciso) e come viene vissuto da te/dal gruppo… se generalmente si tratta di lavori già finiti o se e in che modo intervieni sugli arrangiamenti…

Dipende dai casi, non c’è una regola… Comunque molto spesso Luca ci fa ascoltare il brano “grezzo”, voce e chitarra, e si comincia a lavorare sul pezzo, in studio.

4- Tra te e Luca c’è solo un rapporto professionale o anche un rapporto d’amicizia?

Il nostro è un rapporto d’amicizia che dura da diciotto anni! Abbiamo condiviso il palco e la musica, ma anche importanti esperienze umane e personali…

5- C’è un buon rapporto tra voi musicisti della band? Con chi vai più d’accordo?

Beh, ci conosciamo un po’ tutti da tantissimi anni, tra noi c’è un ottimo rapporto… Sto bene con tutti… Con nessuno in particolare…

6- Ti riconosci anche tu nei testi che Luca scrive?

Quasi sempre da sempre!

7- Credo che ognuno di noi, per un motivo o un altro sia più legato ad una canzone piuttosto che un’altra; a quale sei più affezionato e perchè?

“Ma che amore incredibile”, la mia! E quasi tutte del primo LP. Perché il primo è il migliore, eravamo più sbarbi!!!

8- Qual è il tour che ricordi con più piacere e perchè?!

Senz’altro “Fisico Bestiale” per la grande energia, e il tour evento Carboni-Jovanotti che ci ha fatto suonare in sold out davanti a sedicimila persone a botta!

9- Se fossi tu l’arrangiatore dei pezzi di Luca, faresti (o avresti fatto) qualcosa di diverso rispetto a come fa (o ha fatto) lui? Insomma, approveresti tutto proprio tutto quanto Luca ha fatto (che per me è di altissimo livello) o avresti fatto qualcosa di diverso, che ne so, arrangiamenti più cattivi, maggior presenza di fiati o chitarre, tastiere più in primo piano, maggior utilizzo di tecnologia ecc…. e inoltre com’è cambiato il tuo “contributo” negli anni e nei diversi tipi di arrangiamento di Luca (dall’elettronica pura dei computer fino a quelli acustici)?

Ognuno di noi ha un percorso musicale differente e perciò farebbe cose diverse. Io apprezzo e rispetto il lavoro di Luca, ma se dipendesse da me certamente mi spingerei in territori più rock!

10- Molto spesso, una canzone “emozionante” con uno struggente assolo di chitarra sono brani che riscuotono più successo e che appunto emozionano di più. (potrei portare per esempio un Vasco con l’assolo de Gli Angeli o Vivere.. ma molti altri) Luca fa molto poco uso di assoli nelle sue canzoni. Cosa pensi di questo? Ti senti un po’ limitato?

Anche in questo caso è un fatto di visione personale… Luca ha la sua, certo io farei più soli stile “Il mio cuore fa ciock”!

11- La splendida “Le storie d’amore” porta la tua firma come co-autore con Luca. Hai scritto mai altri brani… o ne hai alcuni nel cassetto?… se si, di che genere e chi ti piacerebbe l’interpretasse?… hai mai pensato di cantarli tu?

Quando scrivo dei brani li registro e li canto io, immediatamente! Mi piacerebbe che potessero poi interpretarli dei “big”, per il grande pubblico, ma non è così semplice neppure farglieli ascoltare. Io ho scritto anche per Paola Turci e Gianni Morandi (sul mio sito c’è tutto, nella discografia!) ma c’è sempre un muro d’interessi che blocca tutto…

12- Cosa fa Mauro Patelli quando non c’è un tour o un lavoro in studio?

Faccio mille cose, soprattutto mi dedico a mia figlia Aurora… Cresciamo insieme…

13- Dal tuo sito www.mauropatelli.it scopriamo che oltre alla musica, sei attratto anche dall’arte. In quali momenti ti senti più ispirato? Riesci a trovare il tempo per dedicarti a quest’altra tua passione?

Il tempo lo trovo, non ci sono momenti particolari. È un istinto, tutto nasce da dentro! Baci a tutti i fans di Luca e ai miei, Vostro Pat!

Per maggiori info visitate il suo sito personale: WWW.MAUROPATELLI.IT

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