La nostra strada è stata sempre un filo

la nostra strada è stata sempre un filo: recensione pop-up luca carboni

Luca sarà sempre lo stesso. Recensione/riflessione sul nuovo album di Luca Carboni: POP-UP.

Luca Carboni è tornato. Dal 21 agosto è partito in rotazione radiofonica il suo nuovo singolo: Luca Lo Stesso. Una bomba. Sound nuovissimo, testo impeccabile, video in cui dimostra almeno 10 anni di meno. E tanta energia e voglia di fare. Lo si capisce dall’entusiasmo con cui scrive sui social, dalla voglia do comunicare con i fans. Qualche anno fa avrei reputato impossibile vedere Luca su un social. Fino a qualche anno fa, le notizie passavano prima per altri canali e, infine.. ma non sempre, sui suoi canali ufficiali.
Quindi Luca non è lo stesso?! Certo che si. I tempi cambiano, Luca rimane, sempre. Sempre lo stesso.
La conferma ci è arrivata con Pop-Up, il nuovo album nei negozi dal 2 ottobre. Ci chiedevamo tutti in che modo ci avrebbe sorpreso, in che modo sarebbe tornato sul mercato e nei nostri cuori. E come ci ha abituati ormai da sempre… è tornato, rinnovato, diverso da ogni altro suo lavoro pur richiamandoli tutti. Rinnovato, ma sempre lo stesso.

pop-up nuovo album di Luca Carboni

Il nuovo album è un incredibile mix tra passato, presente e futuro. Un album che parte idealmente da “Forever” ma che abbraccia “… intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film” passando per “Carboni”. Ci sento tutto questo in Pop-Up. Ascoltando il nuovo album posso sentire la vena poetica di brani come “Questa sera”, l’elettronica e i cori anni ’80 di “Forever” e “Carboni”, la grinta, l’ironia e il coinvolgimento di brani come “Ci vuole un fisico bestiale” e “Mare mare” ma anche la sensibilità e l’intimità di album come “Persone Silenziose”, “Carovana” e “Senza titolo”.
Anni fa non avrei mai pensato un album in cui Luca non sia stato l’artista unico, il cantautore. In passato ha cantato o scritto qualche brano con altri autori, ma sporadicamente. “Pop-Up” è un album “nuovo” anche per questo, oltre che dal lato sonoro. E ascoltandolo, non ti accorgi che il testo non è per intero di Luca, perché il risultato è stato ben confezionato. Il mix è perfetto.
Alcuni hanno strizzato un po’ il naso a questa cosa, ma si son dovuti presto ricredere ascoltando il risultato.
Conosco Luca e so che questa cosa gli sarà costata molto. Ma di Luca conosco anche la sua capacità di rinnovarsi, sempre e da sempre. E puntuale, anche in questo album lo ha fatto.
Personalmente dubitavo un po’ della collaborazione con Michele Canova (produzione e realizzazione). Adoro i suoi prodotti (in particolare quelli di Lorenzo), ma pur essendo io un tastierista che adora l’elettronica, fan della prima ora dei Pet Shop Boys.. avevo paura che il nuovo album avrebbe “suonato” come quelli degli altri. E invece no. Canova è stato un grande, ma in ogni brano io ci sento la mano di Luca, il suo voler offrire “questo o quel risultato sonoro”. La sua minuziosità, la sua ricerca del “come lo volevo”. E il risultato è sorprendente.
Poche volte ho ascoltato un suo album in cui ogni canzone “ti entra in testa”: per ogni titolo potrei citare cantando una porzione di brano! Mi è successo con l’album “Luca Carboni”, con “Persone Silenziose” e con “Carboni” del ’92: gli album “perfetti”. E credo per tutti.. in un album ci sono canzoni che ascolti di più… altre che salti. In Pop-Up l’ascolto è “dall’inizio alla fine”, tutto d’un fiato. E’ un viaggio che ti trasporta.

“L’amore” è il tema portante dell’album. Non un concept album ma un inno all’ “amore che move il mondo” come diceva il buon Dante. L’amore non quello cantato banalmente, non il “ti amo” classico, ma l’amore nelle in tutte le sue forme. “Amore e rispetto” ad esempio: quello che si canta in “La nostra strada” e che mi ha fatto pensare ad esempio all’amore e al rispetto che ho per Luca da anni. Luca lo fa come sempre con frasi, disegni, immagini fuori dal linguaggio comune. Con “10 minuti” sono tornato bambino ricordando le “Sanagola”. Parole che pochi sognerebbero di inserire in una canzone!
Il nuovo album potrebbe chiudersi già alla traccia 5 e sarebbe un capolavoro. Ma l’ascolto delle restanti tracce ne fanno un album completo, ricco e perfetto.
Ho adorato il ritornello incalzante di “Luca lo stesso”, adoro “Bologna è una regola” e il suo intro alla “Fine Young Cannibals”, la leggerezza e la delicatezza di “La nostra strada”, i richiami ai Depeche Mode su “Chiedo scusa” (in cui secondo me è tutto l’essere di Luca), quelli a Battisti nella simpaticissima “10 minuti”, i capolavori “Epico” e “Invincibili”, che mi ricorda un po’ “Stellina dei cantautori”.
C’è tutto in questo album, ma c’è soprattutto la voglia di Luca di offrire un prodotto di altissima qualità.
Sono sicuro che le sorprese non finiranno qui: il fatto di iniziare il tour del nuovo anno denota la volontà di Luca di creare uno spettacolo degno di questo album.
Luca non mi ha mai deluso. E’ vero, al contrario di chi accetta tutto solo “perché è di Luca”, a volte ho strizzato il naso e sono stato il primo a dirglielo. Le critiche, seppur umili, possono servire. Ma non sono stato di quelli che lo additano perché, anche quando qualcosa l’ho gradita meno, l’ho sempre ammirato per il coraggio di portare avanti le sue idee e i suoi progetti. Gli artisti sono così e, Luca in particolare, se ha in testa una cosa, la realizza così, come era nella sua testa.

In questo sta la sua forza: nel bene e nel male lui non si è piegato alle logiche, ha preferito stare in disparte quando sentiva il bisogno di intimità, essere “sfacciato” (pur violentandosi dentro per il fatto di non esserlo nella vita) quando i suoi album erano “azzardati”. Luca sarà sempre lo stesso. Luca sarà sempre quella voce che nella mia adolescenza mi accompagnava con i suoi testi, le sue (e mie) paure e timori. La voce che cantava la mia timidezza o la mia solitudine, i miei amori andati male o la mia voglia di vivere. E come per me, in questi anni con il sito PersoneSilenziose, ho scoperto tante persone. Luca è stato l’accompagnatore di tantissimi, ieri bambini, oggi uomini e donne, padri e madri che ancora lo amano e lo sentono “un amico sincero”. Per alcuni è stata l’unica compagnia quando, con la tristezza nel cuore, abbandonavano il proprio paese di orgine per trasferirsi in una nuova terra per lavoro. Per altri una voce in una stanza che cantava ed esprimeva in musica le parole che avevamo dentro e non eravamo capaci di dire.
Ero bambino quando ascoltavo Luca. C’erano i mangianastri e i dischi. Provavo vergogna in tutto, ero timido e silenzioso.
Sono padre e marito oggi, ci sono cd e lettori mp3, provo un po’ meno vergogna ma sono rimasto timido e silenzioso. E ascolto ancora te, Luca, con il piacere e con la stessa emozione di allora.
Pop-Up” è il disco perfetto. O quasi.

Cosa manca? Il mio nome nei crediti! ☺

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5 Comments

  1. says: Kira

    Che dire? Condivido pienamente! Mi sono commossa nel leggere il tuo articolo Mirco, mi sono commossa nel primo ascolto di questo meraviglioso CD!
    Anch’io adesso donna e mamma, ma prima bimba ed adolescente cresciuta con la sua musica! Per me è veramente ” un amico sincero”, anche se non lo chiamo al telefono o non ci es co a bere un caffè! Luca è li ad accompagnare con la sua poesia i tuoi attimi!
    Grazie Mirco per quello che hai costruito e porti avanti con passione!
    Grazie perché senza te non avrei conosciuto persone fantastiche!
    Non rsta che attendere le date dei concerti sperando di poter assistere a più di uno! Notte “Persone silenziose”
    Monia

  2. says: fabio

    ciao mirco, credo tu abbia usato l’inchiostro( ops il tempo passa) per dare forma a quelli che sono i pensieri di molti di noi, tutti quelli che oggi sono mariti e padri ,come spieghi benissimo, e che da bambini ascoltavano Luca in un mangianastri. Non è cambiato niente, anzi la mia ammirazione nei suoi confronti è aumentata, oggi spiego alle mie figlie dei concetti prendendo spunto proprio dai suoi testi. Una volta mi chiesero cosa fosse Luca per me, risposi a bambine di 7 e 10 anni: Luca è il mio distributore automatico di emozioni, se ne cerchi qualcuna puoi trovarla quando vuoi senza avere l’ obbligo di inserire le monetine.
    grazie e complimenti.
    fabio

  3. says: DANIELE MODESTINO

    Bravo Mirco, condivido la tua analisi hai raccontato le nostre emozioni trentennali.
    Per me non è un bel momento, se riesco vi dirò la mia su pop-up.

    Però mi piacerebbe sentire tutte quelle persone che dopo carovana avevo date per finito, cotto, passato, ecc…. Luca Carboni

    Buona pop-up a tutti

    Daniele

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