Luca Carboni intervistato dalle PersoneSilenziose

Con un pò di ritardo, pubblichiamo finalmente l’intervista a Luca Carboni fatta raccogliendo le domande da VOI proposte. L’impegno del tour invernale ha causato lo slittamento dell’intervista. Siamo sicuri che gradirete comunque. Buona lettura.

  • Ascoltando per la prima volta “Musiche ribelli” mi ha colpito in maniera fortissima la tua versione de “L’avvelenata”di Guccini… una canzone forte e dissacrante, trasgressiva nella ritmica ma soprattutto nel testo, tanto più se cantata da te! Credo farà ricredere anche molti che ti conoscono poco e ti ritengono erroneamente troppo sdolcinato! E’ stata una scelta strepitosa ma sicuramente coraggiosa. La mia curiosità però è questa… come ti è venuto in mente di scegliere una canzone così?
    Questa canzone l’ho scelta per varie ragioni: perché mi aveva colpito da ragazzo (ascoltavo molto Guccini, mi piace tantissimo!) per il linguaggio, insolito in una canzone italiana! Mi piaceva questa invettiva molto aggressiva ed ironica allo stesso tempo, con un modo molto “emiliano” di comunicare…Anche di giocare con la volgarità…Come ho spiegato nelle interviste ho scelto le canzoni di questo album per argomenti e l’Avvelenata ad ogni strofa ha degli argomenti che fanno capire la “mentalità” e lo spirito degli anni ’70. Tutta la canzone stessa, essendo una risposta al critico musicale Bertoncelli, è una situazione tipica di quegli anni…Adesso non succederebbe più.
  • Nel tuo ultimo album di cover hai riscoperto le musiche ribelli degli anni 70, e come più volte hai detto tu e come si può notare subito le tematiche di questi testi sono tremendamente attuali….quello che però vorrei sapere è se pensi in un tuo prossimo album di inediti di inserire magari anche tu un testo “ribelle”? Pensi che nel contesto politico-sociale del nostro paese la voce di voi cantautori possa far ancora qualcosa per smuovere le coscienze ,e magari secondo te quale sarebbe una tematica “ribelle” legata più strettamente al nostro presente?
    Per me canzoni come Silvia lo sai, Inno nazionale, , ma anche Mi ami davvero sono canzoni “ribelli ed impegnate”…Anche Vieni a vivere con me era, nel 1987, una canzone d’amore ribelle, in quanto la convivenza era vista con molta diffidenza, non solo dal mondo religioso! Certo, nel prossimo album spero soprattutto di riuscire a raccontare cose importanti per me e per gli altri…
  • Quanto c’è di ribelle nel mondo in cui viviamo?; “Qual è la cosa più ribelle in questa nostra società?
    “Questa è una domanda che non capisco… Siamo solo noi, personalmente, a doverci ribellare nei confronti di quello che non ci piace, che riteniamo sbagliato, o non giusto, per i nostri principi e per la nostra vita! Ognuno ha i suoi motivi… deve fare sentire la propria voce…e comunque cercare la propria strada fino in fondo.

 

  • Vorrei sapere cosa hai provato cantando questi pezzi, e con quale canzone ti sei emozionato di più.
    All’inizio ero terrorizzato perché, come ho raccontato spesso, non ho mai avuto molta confidenza col cantare cose di altri… Poi piano piano ci sono entrato “dentro”…Adesso nei concerti mi sembra quasi di cantare delle canzoni mie!… Posso affermare, con assoluta convinzione, che questo tour teatrale appena terminato, è stato forse il tour più bello ed emozionante di tutta la mia vita artistica, proprio perché dovevo fare un nuovo “viaggio” ed entrare a fondo, nel mondo di altri autori.
  • Hai parlato spesso degli Skiantos: come mai non hai inserito una loro canzone in Musiche Ribelli?
    Ho voluto essere rigoroso: ho voluto fare un omaggio ai grandi cantautori italiani che con la loro arte (la loro musica ed il loro pensiero!) hanno segnato il loro tempo e “segnano” ancora la canzone italiana di oggi. Gli Skiantos e tutto il Punk inglese e americano, che io ho amato molto, grazie ai quali ho cominciato a fare musica (che per me sono stati una grande rivelazione!), si sono invece ribellati duramente ai cantautori… Questo è un momento storico successivo a quello della canzone d’autore… Che potrebbe essere raccontato in un secondo tempo!!!
  • L’album Musiche Ribelli esplicativo di come hai reso tributo ai tuoi maestri artistici con vere canzoni d’autore degli anni ’70. Soprattutto apprezzo la scelta di avere portato alla ribalta opere non molto famose ma di avere invece scelto le più impegnate e quelle più importanti per la tua persona. Vorrei chiederti se avevi pensato ad un pezzo di Battisti e se si, quale?
    Battisti (altro mio grande amore!) purtroppo erroneamente definito cantautore (invece non lo è affatto!), avrebbe bisogno di un capitolo a parte.
  • Ascoltando il testo di “Eppure soffia” (che ammetto non conoscevo) ho notato che in una parte si fa riferimento al vento che scompiglia i capelli alle donne. Mi è venuto in mente subito il collegamento con il verso della tua “Lungomare” in cui parli delle “donne con il vento contro che gli scopre le orecchie”.Una pura coincidenza o qualcosa di più?
    Posso affermare che si tratta di una coincidenza, non ci avevo pensato affatto…Lungomare l’ho scritta una notte sul molo di Riccione…Avevo parcheggiato la moto rossa (era la mia!!!)… Ed immaginavo che il pescatore Giorgio fosse il padre di un ragazzo come me…Della mia età. Mentre scrivevo sul mio quaderno mi è tornato in mente che al pomeriggio avevo visto passare alcune ragazze in bicicletta, che parlavano, ridevano e scherzavano, con i capelli al vento, in Viale Ceccarini… Mi era rimasta impressa la loro felicità.
  • Come mai questa la scelta di incidere anche un disco oltre al cd?
    Il vinile è un simbolo degli anni ’70… E’ quello che ha determinato la “misura” ed il concetto di album! In più ha proprio quel suono là. Purtroppo sono in pochi ad avere ancora il piatto per poterlo ascoltare.
  • Vorrei chiederti come giudichi la figura artistica di Rino Gaetano. Mi chiedevo se ci fosse anche la possibilità di ascoltare qualcosa di suo in tour: trovo che le sue canzoni siano ancora attuali, e sarebbe bello riportarle alla ribalta.
    Rino Gaetano mi piaceva , anche se non tutti gli album…Dopo avere rotto il ghiaccio con canzoni non mie…Potrei anche cantare qualcosa di Rino…Perché no?
  • Qual è secondo te la canzone più “Carboni” nel disco? O quale sarebbe la canzone che ti sarebbe piaciuto scrivere?
    Io sono felice di avere scritto le mie canzoni in un altro momento storico…Non vorrei aver scritto nessuna di queste…Però…Le più “carboniane” sono forse “Raggio di sole” e “L’avvelenata”.
  • Prima hai cantato con Lorenzo, poi con Tiziano Ferro, ora con Riccardo Sinigallia. Come può sembrarti l’idea di un duetto con una cantante femminile avendo cura di non cadere pateticamente nel “già sentito e risentito”? Chi sceglieresti?
    In questo momento non saprei risponderti…Dipende dalla canzone…Anche dal momento.
  • Nel libretto ringrazi anche Lorenzo Cherubini;in che modo ti ha aiutato per questo nuovo disco? Io sono francese e abito Parigi;Jovanotti ha finito il suo tour proprio a Parigi il mese scorso;il teatro èra pieno d’italiani e di francesi di doppia coltura;perche non organizzare un concerto a Parigi per fare conoscere meglio la tua musica?
    Mi piacerebbe molto suonare a Parigi, davvero! Lorenzo mi ha aiutato, una sera a cena a definire il titolo dell’album, che all’inizio pensavo dovesse essere semplicemente “Musica ribelle”
  • Ho sentito in una tua intervista che hai detto di aver trovato dei maestri nei cantautori degli anni 70, e che è importante per un ragazzo adolescente avere dei maestri,che possono essere sia,dei professori a scuola,oppure un prete insomma qualcuno che indichi la via in questa fase della vita molto particolare,ma tu come ti senti magari ad essere considerato un maestro da chi ti segue e ti ama,ti senti tu un maestro cantautore?
    Io sinceramente non ci ho mai pensato a queste cose…E comunque nessuno può decidere di essere una guida per gli altri…sono gli altri che magari trovano importante quello che dici (la vita che fai), e ti scelgono come guida…E’ motivo di grande felicità, comunque, scoprire di essere utile a qualcuno.
  • Cosa ne pensi della musica che “suona” oggi? Che cosa diresti se un giovane cantante volesse reinterpretare i tuoi capolavori? Dell’attuale panorama musicale italiano con chi ti piacerebbe duettare?
    Io… Vorrei sentire soprattutto nuovi cantautori e nuove band con musiche e linguaggi nuovi! Non mi piace molto la musica che “suona” oggi…Credo non sia un bel momento!
  • Caro Luca, complimenti per il nuovo disco. Le canzoni che hai scelto sono aderenti alla tua sensibilità musicale e al tuo stile compositivo e tu, con la tua interpretazione, le hai fatte completamente tue, tanto da non sembrare quasi delle cover. Volevo chiederti se c’è da aspettarsi un seguito della tua collaborazione con Riccardo Sinigallia anche per il tuo prossimo lavoro d’inediti. Sempre per rimanere in tema, dato che anche Riccardo è un grande autore, avete pensato di scrivere un testo di qualche nuova canzone insieme ? Non ci abbiamo pensato…Ma è nata una grande amicizia che può rendere possibile anche fare cose nuove insieme…Per ora però, i programmi futuri dopo il tour estivo, sono che ognuno dei due deve mettersi assolutamente a lavorare al proprio album!!!
  • Hai mai pensato tornare un po’ alle origini, al primo Carboni, quello eclettico dei 2 primi album ?? Quel carboni grintoso (che in molti rimpiangono) che cantava “Fragole buone buone” e “Sarà un uomo”? Dopo “Raggio di sole”, brano bellissimo ma musicalmente e vocalmente abbastanza soft e tranquillo, ti piacerebbe far uscire come prossimo singolo un pezzo abbastanza forte e grintoso come “L’ avvelenata”? Dopo averla ascoltata nella tua splendida versione molto energica e grintosa alla “Ci vuole un fisico bestiale”, non pensi di aver sfruttato poco la tua vena rock nella tua gloriosa carriera ? E’ vero l’ho sicuramente utilizzata poco…Ed è una cosa che invece mi appartiene…Vedremo…
  • Fin dall’album Carovana 1998 hai cominciato ad intraprendere strade diverse nella realizzazione di un disco. E così sei partito dall’utilizzo del computer e dei campionamenti, per poi proseguire con l’esperienza dell’autoproduzione in Le band si sciolgono,per continuare nello stesso album con l’utilizzo di musicisti turnisti per la registrazione dell’album in studio così come hai fatto in qualche modo con i musicisti di Riccardo in Musiche ribelli.E’ il tuo nuovo e definitivo modo di lavorare o semplicemente sei in un periodo dove vuoi sperimentare il più possibile tralasciando per un attimo “il tradizionale”? Hai mai pensato o hai in programma in futuro di registrare il tuo prossimo disco completamente con l’utilizzo degli strumenti puri senza ricorrere a computer o effetti sonori un pochino più “freddi”? Ogni album è un viaggio nuovo, mi deve entusiasmare l’idea di un nuovo stimolo…Non so ancora come sarà il prossimo album…Sicuramente più suonato da musicisti del precedente!
  • Ti ho visto alla Feltrinelli di Napoli rispondere alle domande dando del tuo nelle risposte: nessuno è più come te o sono io ad essere disabituata a ricordare quella che sono. Davanti a te parole voce e musica ritrovo la leggerezza che mi appartiene,ritrovo sempre (stupendomi) qualcosa nello stomaco e nel cervello,qualcosa che mi fa sentire a casa,nel giusto.. ora che ti sei liberato dello spleen debordante di poco tempo fa e assecondi la tua età naturalmente,senza artifici volevo chiederti:”Ma davvero era un bagaglio cosi pesante essere avvenente come lo eri tu, fastidioso avere le ragazzine urlanti che volevano chissà cosa…. a me sembri più libero più smaliziato e disposto a metterti in gioco comunque.” Però,se quel film con Ozpetek l’avessi fatto.La vera domanda è “sicuro di non aver tralasciato niente per pigrizia o disamore per i progetti che ti venivano allora?”
    Per prima cosa ti ringrazio! Poi di rispondo che non ho rimpianti…Io vivo sempre di grandi entusiasmi quando comincio qualcosa…Se non ho fatto certe cose é sicuramente perché non ero “innamorato”… Non per pigrizia.
  • Hai mai pensato, dato che, oltre ad essere un cantautore sei anche un’artista, di fare una mostra delle tue opere o dei tuoi splendidi pasticci di visioni (come li chiami tu) nella tua Bologna, e in città d’arte?
    Dipingere è una esigenza ed un viaggio molto intimo e personale, un arricchimento per me, non so ancora se sfocerà in qualcosa che potrà diventare totalmente anche “degli altri”!…Comunque adesso non sono pronto…Per essere pronto in tempi brevi dovrei togliere troppo tempo alle canzoni e in questo momento non me la sento.

 

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