Stasera in città, al Palasport San Filippo, il concerto del cantautore bolognese
Semplicemente... Luca
In tour sull’onda del buon successo del recente album


di Claudio Andrizzi


Il viaggio di Luca Carboni approda anche a Brescia, nella cornice del Palasport San Filippo: l’appuntamento è fissato per le 21 di questa sera, a rimpinguare l’agenda di un’annata che nel Bresciano, dall’inizio dell’anno, ha già messo a segno numerosi colpi, portando sui palcoscenici provinciali molte star della nostra musica leggera.
Ora tocca anche al cantautore bolognese, in pista sull’onda del successo ottenuto in classifica dall’album "Luca", ottavo capitolo di una discografia quantomeno alterna e tutto sommato poco identificabile: perché Carboni si è da sempre cucito addosso un profilo artistico spiazzante e poco identificabile, ponendosi in posizione equidistante tanto dal rock quanto dalla tradizione cantautorale italiana quanto da quella più puramente leggera e canterina.
Fin dagli esordi, marchiati 17 anni fa dall’uscita dell’album "... intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film", Carboni ha esemplificato un modello di canzone quasi "casalinga", più vicino a Concato che a Dalla nella sua volontà di raccontare in maniera piana e per nulla ermetica le semplici piccolezze della quotidianità.
Tale tendenza si è stranamente fatta sempre più evidente man mano che gli anni sono trascorsi, diventando quasi parodistica nell’imbarazzante naivetè dell’album "Casa", quasi una sorta di home-taping a ruota libera che ha lasciato interdetto anche il pubblico più fedele.
Il nuovo disco ha avuto la fortuna di arrivare sul mercato al seguito di un’antologia, "Il tempo dell’amore", che nel ’99 è sembrata fungere da antidoto all’emorragia di consensi che Carboni stava sperimentando da qualche anno a quella parte: prima di "Casa", anche "Mondo" aveva ottenuto consensi inferiori alle aspettative suscitate da "Carboni", l’album del ’92, senz’altro la sua opera più riuscita, vivace e di maggior successo.
Con "Luca", preceduto dal singolo-tormentone "Mi ami davvero", il nostro è tornato a parlare il linguaggio che gli è più congeniale: quello di un pop dimesso ed elementare, che oggi come ieri punta a semplificare linguaggio ed emozioni secondo un procedimento che forse suona un po’ in contraddizione con la realtà anagrafica dell’autore, che ad ottobre di quest’anno doppierà la boa dei quarant’anni.
Ma questo è del resto Carboni: un illanguidito cantore di smarrimenti, un po’ confuso e un po’ furbo, perso a cantare senza nessun imbarazzo di benzine verdi che fanno male e di new economy poco sincere e magari addirittura pericolose. «In queste canzoni ci ho messo tutto - dice -. La stellina che vedo la sera dalla finestra della mia cucina, il bisogno di piangere, uno schizzo di autoritratto, la mia città...». Davvero incorreggibile, ormai.
I biglietti per il concerto costano 18 euro, e saranno disponibili anche questa sera direttamente alle casse.