Nuovo appuntamento messinese in Piazza Duomo con la musica leggera italiana di qualità
Arriva Luca Carboni dopo il successo di Concato

Giuseppe Zangàri


MESSINA – Nuovo appuntamento a Piazza Duomo: sarà Luca Carboni in concerto, stasera alle 21.15, ingresso gratuito, per «Eventi», rassegna dell'Estate messinese 2002, promossa dall'assessorato alle Politiche culturali del Comune. Carboni, nato a Bologna nel 1962, si è avvicinato alla musica già a 6 anni: da allora il suo chiodo fisso è fare proprie canzoni e non cover. Proprio come Fabio Concato che con la sua voce calda e sensibile martedì sera ha affascinato e coinvolto il numeroso pubblico di Piazza Duomo. Un Concato in buona forma nonostante lo «stop» discografico prolungato degli ultimi anni, pausa che sembra aver fatto da toccasana all'artista che si sente rigenerato; come ci ha spiegato lui stesso: «Devo dire molto francamente che l'ultimo anno è stato positivo ed è servito a farmi ricaricare "le pile". Indubbiamente il fatto di non avere nessuna uscita discografica in corso, ha allentato notevolmente la pressione ed eliminato dire totalmente lo stress. Il mercato discografico con tutte le sue anomalie e disfunzioni, a volte può essere veramente micidiale sul sistema nervoso di un artista. Deve sempre stare lì a "monitorare" le vendite, inseguire le varie tendenze; martellare con le promozioni. Insomma un logorio psicofisico che spesso lascia il segno. Quindi dopo un bel periodo di riposo, la mia anima di "zingaro" ha però cominciato a "scalpitare". Guardavo nervosamente le valigie e sentivo dentro di me quella voglia irrefrenabile di "pubblico" che solo un artista può avvertire e capire. Così abbiamo deciso di mettere su questo tour, che è partito a maggio ma che sta andando talmente bene che abbiamo dovuto quasi raddoppiare le date; per riuscire ad accontentare le tante richieste che ci sono pervenute soprattutto al sud e in particolare dalla Sicilia e dalla Puglia».
– Prima ha accennato a certe «disfunzioni» del mercato discografico. Esattamente a cosa si riferiva? «Indubbiamente le case discografiche hanno certe responsabilità, soprattutto per la grande ostinazione con cui continuano ad adottare strategie di vendita e di prezzi a mio avviso sbagliate e anche desuete. Ma... la grande piaga è sicuramente la "pirateria". Leggevo proprio oggi che addirittura 1 e su 5 (venduti) è pirata. È un dato catastrofico per l'industria discografica. Giusto per buttare giù qualche idea si potrebbe per esempio abbassare o eliminare l'aliquota Iva, come lo si è fatto per altri settori. Anche perché questi "signori" sono in possesso di altissima tecnologia e il loro prodotto è molto competitivo».
– Considera la diffusione della musica via Internet dannosa? «Assolutamente no. È arrivato il momento che i discografici capiscano che la diffusione, o meglio la giusta e legale diffusione della musica nella rete è indubbiamente il futuro del mercato. Ma perché noi artisti dovremmo essere contrari al fatto che un appassionato di Concato, decida una sera di "scaricare" nel suo hardisk l'ultimo mio cd; pagando naturalmente la giusta quota e avendone le garanzie di qualità? Non c'è assolutamente nessun motivo di essere contrari o diffidenti. Certo che così come è impostato adesso, e cioè in maniera molto "selvaggia" e diciamolo pure di qualità scadente; non va bene. Quindi io dico "apriamo" i nostri orizzonti e pianifichiamo il mercato della musica su Internet, perché è l'unica strada per dare grande respiro a tutto il mercato».
– Si ricorda qual è stato il primo disco che ha comprato? «Sì... come se fosse ieri. Mio fratello aveva appena acquistato 2 album dei Beatles, e io nel pomeriggio comprai un meraviglioso e ancora incellophanato (consentitemi la licenza, ndr ) "Turn turn turn" secondo lp dei Byrds».
– Le prossime «avventure» di Fabio Concato? «Ho il grande desiderio di realizzare un Live, ma di quelli veri. Magari con le piccole sbavature o imperfezioni, ma che dia la sensazione a chi ascolta di essere veramente a un concerto. Non mi sono mai piaciute quelle operazioni che confezionano "live" fatti in studio, e quindi troppo perfetti e asettici». Davanti a una platea attenta e concentrata a gustarsi in pieno il suo stile unico e inconfondibile, Fabio Concato ha regalato al pubblico di Piazza Duomo le sue "perle", incastonate ormai in maniera indelebile nella storia della musica italiana, accompagnato da Francesco Pugliesi al basso, Luca Troglio alla batteria, Stefano Sabatini al piano e Toti Bassanelli alla chitarra.