Forever

di Mirco Di Marcello

Siamo nel 1985 quando Luca esce sul mercato con "Forever", album, che già dal primo brano lascia individuare le due caratteristiche dominanti dell'intero lavoro: i testi splendidi accompagnati da musiche piacevolissime e gli arrangiamenti con le sonorità elettroniche tipiche di quegli anni. Infatti già da un primo ascolto possiamo individuare il largo uso di batterie elettroniche e synth analogigi. E' il boom dell'elettronica che, persone come Lucio Dalla e Gaetano Curreri (presenti nell'album come coristi, Dalla sempre con l'acronimo di Domenico Sputo) contribuiscono a portare in questo lavoro di Luca. Molto facilmente infatti, ascoltando un lavoro di Dalla o degli Stadio di questo periodo, notiamo suoni ed effetti simili. Come Luca ricordava in una puntata di "Mezzogiorno con…" (trasmissione radiofonica condotta da Luca su RADIODUE nel 1998), in quegli anni molti batteristi vivevano la paura di essere sostituiti dai computer e dalle batterie synth. Molti di questi infatti ne approfittarono per buttarsi in queste tecnologie.. ecco perché oggi abbiamo musicisti "polistrumentisti" e molto versatili. L'album è un piccolo capolavoro, che contiene canzoni che purtroppo sono state dimenticate (NON DA NOI FANS, PER FORTUNA!). Mi piace ricordare "Ci sei perché", "Le nostre parole" (meravigliosa!), "Simmu gente ca nun sa" e "La mamma". Vi lascio proprio con una frase bellissima tratta da questo brano: "una mamma ti passa la vita e poi sparisce in silenzio e quel silenzio di sicuro non so, ma ti rimane un po’ dentro".