Intervista a Fabio Jansen, regista del video Fisico & Politico

Intervista a Fabio Jansen, regista del video "Fisico & Politico"

Fabio Jansen, regista di “Fisico & Politico“, il nuovo videoclip di Luca Carboni featuring Fabri Fibra. Classe 1974, una gavetta fatta partendo dalla produzione, al montaggio e alla fotografia per approdare poi promo e music live show per la neonata MTV Italia. Scrive e dirige varie trasmissioni televisive per MTV Italia ed ha all’attivo più di 60 video musicali, fra cui “Hai delle isole negli occhi” di Tiziano Ferro, “La mia storia con te” di Alessandra Amoroso, e “Lontano dal tuo sole” , “Nessuno” di Neffa e “Happy Hour” di Luciano Ligabue, “Contromano” di Nek, “Molto Calmo” di Neffa, “Una notte” di Nina Zilli. Nel 2011 vince il festival di cortometraggi circuito off a Venezia con Looking forward, un film codiretto con N.Germoglio e F.Parrella.

Fabio Jansen, Fisico & Politico

PERSONESILENZIOSE lo ha intervistato per voi.


L’idea del video è una tua libera interpretazione del brano oppure hai avuto degli input da Luca?
Spiegaci un po’ questo gioco d’immagini accostate sul video……
L’idea del video è nata insieme a Luca.
Con lui abbiamo cercato una strada che potesse visualizzare sia quello che era il significato della canzone racchiuso nel testo sia quello che era l’incontro di due mondi così musicalmente opposti come quello di carboni e quello di fibra.
Appena ho sentito il pezzo sono rimasto folgorato, emozionato, paralizzato.
Porto entrambi gli artisti nel cuore da parecchi anni ed averli di colpo insieme in quattro minuti e sedici secondi di canzone da visualizzare in un video è stato per me una sfida meravigliosa.
Lo split screen che mostra contemporaneamente due immagini a descrivere mondi opposti e contrapposti è stata da subita la strada illuminata.
Ad essa abbiamo accostato immagini intere, uniche, dove però la linea di confine risultava addirittura più marcata delle prime, racchiudendo in se’ sostanzialmente quello che Luca e Fabrizio cantano ossia Il bianco e nero che caratterizza ogni uomo senza trascenderne il proprio essere, senza confine, in un appartenenza condivisa dello stesso corpo, dello stesso uomo, fisico e politico.
Il risultato è una danza di immagini e parole che coinvolge lo spettatore in un viaggio cognitivo che parte in maniera rigida e didascalica nel collegamento al testo per liberarsi totalmente verso la metà alla visione che ognuno ha della vita, che ognuno ha del mondo, che ognuno ha di se’ stesso.

Luca ama molto sperimentare sempre nuovi registi per i suoi video. Ci racconti com’è nata la vostra collaborazione?
Per anni ho fatto video musicali gareggiando con altri registi per i vari cantanti che mi venivano proposti in maniera casuale dalle discografiche.
Da qualche tempo ho iniziato a selezionare personalmente gli artisti scegliendo personalmente le canzoni e instaurando dei rapporti diretti con loro che mi consentono una maggiore libertà creativa e produttiva.
Con Luca è stato un alchimia meravigliosa trascinata da un entusiasmo di entrambi incredibile.
E’ raro trovare persone così innamorate della propria arte e così rispettose di quella altrui

Come mai la scelta di non far comparire Fabri Fibra?
Fabrizio non è mai comparso in nessun featuring di alcun artista, nulla di personale, anzi è risaputo che da sempre è stato un grandissimo fans di Luca.
Gli abbiamo regalato comunque un cameo nella maglietta indossata da Luca all’inizio

Dacci un tuo parere sul brano. Al primo impatto sembra molto orecchiabile…
Il brano è un capolavoro, e la semplicità che si trascina dietro è una conferma.
Da sempre la semplicità è la più difficile delle realizzazioni artistiche.
E’ una sfida vinta di due mondi che si fondono, di parole che danzano fluide nella testa come colori, e rimangono impressi negli occhi di chi ascolta, nel ritmo incessante che le trascina, rima dopo rima.
Penso che il testo di Fibra sia un piccolo capolavoro.
Sfido ancora a sostenere che il rap non è poesia…

Sarai per caso il regista di uno degli altri inediti dell’ album-raccolta di Carboni?
Per ora non c’è niente di programmato alla fine …“è solo un disco che gira dentro a una stanza, due casse che sbatton sulla libreria” … vedremo.

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5 Comments

  1. says: mario masi

    Complimenti a Fabio per questo splendido video. L’entusiasmo che ha seguito questa realizzazione si evince anche dall’intervista.

  2. says: Monika Coppola

    INTERVISTA INTERESSANTISSIMA… DOVE SPIEGA ALLA PERFEZIONE TUTTO CIO’ CHE HO POTUTO INTERPRETARE FIN DALL’INIZIO NELL’ASCOLTO DI QUESTO BELLISSIMO SINGOLO….UN COITO PERFETTO DI ARTISTI DISTANTI NEI GENERI MUSICALI MA COSI VICINI AL CONTEMPO FONDENDO LE PROPRIE ARTI…

  3. says: imma

    bella intervista!!! bellissimo l’entusiasmo del regista, il suo parere sul questo pezzo… A me piace davvero tutto…le parole, la musica, il video, la carica e se lo dice anche il regista…
    grazie

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