Luca Carboni, domani e martedì canta al teatro Medica. Si ricorda quanto tempo è trascorso dall'ultima volta a Bologna?
«Come no. Il precedente concerto risale a tre anni fa».
Sensazioni?
«Fu un bello spettacolo, al teatro delle Celebrazioni. Salire sul palco del Medica mi regalerà altrettante emozioni, perché sarà un po' come cantare nel salotto buono di Bologna».
E si ricorda invece la prima volta in cui cantò a Bologna?
«Mmm...sì, fu nel 1984. Uno spettacolo al Parco Nord, per la festa dell'Unità. Mi servì a promuovere il primo album, 'Intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film'».
E nel tempo come ha visto cambiare la sua Bologna?
«Diciamo che non ho visto grandi guizzi, grandi cambiamenti. I problemi sono i soliti: lo smog, l'integrazione...Non è cambiato proprio niente, direi».
E' cambiato lei: ha famiglia e un bimbo di due anni. Lo porta ai suoi concerti?
«No, è ancora troppo piccolo».
Non ci venga a dire che è un padre protettivo...
«Invece sì, lo sono. Mi piace pensare che Samuele possa avere una vita normale, lontana dai riflettori».
Lui ha due anni, ma lei di primavere il prossimo ottobre ne collezionerà 40.
«Più che altro a volte penso che faccio questa vita da almeno 17 anni, e tutto attorno a me sta cambiando. Gli anni comunque non li sento e poi, se pensassi di dover cominciare a comporre diversamente per via dell'età, allora sarebbe meglio lasciar perdere».
Parliamo di musica. Nel suo ultimo album c'è un pezzo che parla di Bologna: 'I problemi della gente'. Com'è nata questa canzone?
«Stavo camminando per Strada Maggiore, ricordo che mi colpì lo sguardo ansioso di un passante. Con quell'occhiata mi trasmise i suoi problemi e appena tornai a casa scrissi il pezzo di getto. Ma per risalire al mio brano più legato a Bologna bisogna pensare a 'Primavera'».
E domani, che concerto dobbiamo aspettarci?
«Dovete immaginarlo come un continuo entrare e uscire dalla porta del passato, saltando in continuazione dal bianco e nero al colore, in omaggio a vecchi e nuovi pezzi. Penso che il simbolo di questa nuova fase sia la canzone che apre il concerto, 'Stellina' (dei cantautori), un brano che parte in maniera soffusa, basato solo su pianoforte e voce, per poi crescere».
Sarà emozionato?
«Molto, vi prego di concedermi tre o quattro canzoni per rompere il ghiaccio».
Sono disponibili biglietti per entrambe le serate (051-232901). Inoltre martedì Carboni risponderà al telefono del Resto del Carlino, 051-6006205, per Pronto spettacolo dalle 14 alle 15.