CARBONI UNO DEGLI INTERPRETI PIÙ SENSIBILI DEL NOSTRO TEMPO IN CONCERTO A FORMIA
di LUIGIA BERTI (IL TEMPO)



FORMIA — Semplice, spontaneo, ma anche malinconico. Sensibile e diretto, coerente ed essenziale. Sempre con dolcezza. Carismatico, delicato ma anche ironico interprete della sua generazione.
E' uno dei cantautori più amati del Belpaese, ed ha scelto Formia come seconda tappa del suo tour estivo che ha preso il via ieri con un fortunato debutto a Maranello: Luca Carboni questa sera sarà in concerto in piazza Largo Paone, sul palco, imbracciata la fedele chitarra, con una carrellata di vecchi successi (non mancheranno gli intramontabili come Sarà un uomo, Silvia lo sai, Farfallina, Ci vuole un fisico bestiale, Mare mare) e nuovi estratti dall'ultimo compact.
Il disco, come la tounée, si intitola semplicemente Lu*ca.
Carboni lo racconta così: «Un album molto diretto e spontaneo perché dico quello che sento, senza tanti filtri o di poetica o di ironia, come invece a volte mi succede quando scrivo. Ci sono spunti esplicitamente autobiografici, anche se non vorrei che venisse recepita solo questa dimensione. Parte da un'ispirazione abbastanza intima e in certi momenti anche abbastanza privata, ma é in realtà sempre figlio anche del rapporto col sociale o con l'esterno, é una reazione. In questo momento poi avevo voglia di dare valore al racconto più intimo, e anche in un modo abbastanza delicato, proprio in contrasto con l'aggressività che ci arriva dal mondo esterno. Quindi volevo creare un po' un contrasto con il nostro tempo».
Undici lavori inediti, ognuno figlio di un'ispirazione autentica e sempre autobiografica, in Autoritratto e nella ballata La nostra storia (colonna sonora di Azione Aiuto, l'associazione che si occupa delle adozioni a distanza), come è facile intuire. Ma anche nel singolo di lancio Mi ami davvero, o ne I problemi della gente, un invito a partecipare empaticamente i problemi degli altri che comunque ci appartengono, o ancora nella dolce ninna nanna Chiudi gli occhi scritta per il figlio Samuele, in Voglia di piangere per la scomparsa della madre, in Stellina dei cantautori, dedicata all'amico e primo produttore Renzo Cremonini, dove il piccolo astro è come guida non solo per marinai ma per tutti viaggiatori della vita.
«Spero di essere riuscito a mettere insieme tante cose, ironia, pensieri, sensazioni, brividi... la stellina che vedo la sera dalla finestra della mia cucina, le cose che non mi piacciono, la voglia di ridere e il bisogno di piangere, la mia città, lo schizzo di un autoritratto e attraverso tutto questo, magari, un piccolo pezzo della mia... anzi della "nostra" storia».