Carboni torna a Reggio dopo 16 anni
Stasera al palasport il concerto del cantautore bolognese
«Spero di rivivere l'atmosfera dell'esibizione del 1986»
Simone Bagnacani
REGGIO. Grande appuntamento questa sera al palasport di Reggio per il concerto
del cantautore bolognese Luca Carboni, che è tornato alla ribalta della musica
italiana firmando un successo, il suo ultimo cd «Luca», che ha già venduto 250mila
copie. Il cantante ha confessato di avere una voglia autentica di tornare a
suonare dal vivo, dopo aver dedicato gli ultimi quattro anni alla sua famiglia
e, in particolare, al figlio. Sul palco Carboni sarà con la sua abituale band:
Antonello Giorgi alla batteria, Ignazio Orlando al basso, Fabio Anastasi al
pianoforte e alla tastiera, Michele Vanni alle tastiere e alle chitarre, Mauro
Patelli alla chitarra. I biglietti per assistere al concerto sono ancora disponibili
da Tosi dischi, alla Discoland e all'Arci.
E' da quattro anni che è assente dalle scene, come mai una pausa così lunga?
«Il motivo della pausa è la mia famiglia: sono diventato papà e ho deciso di
prendermi un po' di tempo da dedicare a mia moglie e mio figlio. Ho sospeso
i concerti e ho fatto uscire una raccolta che non mi ha rubato molto tempo,
ma dopo quasi quattro anni sentivo il bisogno di tornare a cantare».
Come hai vissuto il suo ritorno al successo?
«Come per ogni disco è stata un'emozione nuova, come ricominciare da capo: cambiano
i tempi e il modo di presentarsi. Prima di ricominciare non c'era niente di
scontato: nervosismo ed emozione, seguiti dalla soddisfazione».
Come va il nuovo tour?
«Mi sta dando tantissime emozioni: la gente è stupenda e penso che mi ricorderò
di questo tour per molto tempo. Anche le tappe in Germania, appena concluse,
sono state molto seguite e mi hanno regalato molte soddisfazioni».
Stasera sarà a Reggio dopo tanti anni: si aspetta la stessa partecipazione?
«Ho insistito in prima persona per tornare a suonare in città dove mancavo da
molto, come Reggio, dove mi sono esibito l'ultima volta nel 1986. Avevo voglia
di avvicinarmi a tutti i fans che mi hanno seguito dall'inizio della carriera,
per questo ho organizzato un tour così lungo, 50 date, cercando di avvicinarmi
anche alla provincia oltre che ai soliti grandi centri».
Il concerto sarà incentrato sul nuovo album Luca?
«Canterò molti pezzi del nuovo album, ma cercherò anche di creare diversi passaggi
tra presente e passato, mettere di fianco canzoni nuove e vecchie, per dar risalto
alle differenze. In più ci saranno anche momenti di voce e piano, nei quali
ripercorrerò la nascita di alcune canzoni in un modo intimo, come se fossi nella
mia camera. Questi momenti sono più adatti all'intimità di un teatro, ma con
l'appoggio del pubblico potranno riuscire anche in un palazzetto».
Al di là di questi momenti intensi, ci sono canzoni a cui sei molto legato,
che non mancheranno?
«Ci sono diverse canzoni che suono a ogni concerto, un po' perché le vuole la
gente ma soprattutto perché mi piace cantarle: Ci stiamo sbagliando, Fisico
bestiale, Mare mare, Farfallina e altre».
Le canzoni saranno nella loro versione classica o con variazioni?
«Qualche variazione ci sarà: mi piace proporre al pubblico qualche sonorità
nuova, ma per la maggior parte saranno come le ho sempre suonate. Unica differenza
sarà l'impronta un po' più rock del concerto: i ragazzi che suonano con me vengono
dal panorama rock bolognese, da cui proveniamo anche io e il mio batterista
con il quale suono da quando ho 14 anni».