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NAPOLI

La città
La città di Napoli è situata in posizione pressoché centrale sull'omonimo golfo, tra il Vesuvio e l'area vulcanica dei Campi Flegrei in uno scenario reputato "tra i più celebrati e incantevoli al mondo".

Il suo vasto patrimonio artistico ed architettonico ha permesso al suo centro storico, di entrare a far parte nella lista dei siti che l'UNESCO ha dichiarato patrimonio dell'umanità.

Il suo territorio, in particolare il panorama del golfo, e numerose espressioni della napoletanità (fra queste il Vesuvio, la Pizza, la Musica napoletana) sono annoverate e riconosciute tra i più classici simboli dell'Italia nell'immaginario collettivo internazionale.

Nata come colonia greca, fu tra le principali città della Magna Grecia[1]. In epoca moderna è stata per circa sei secoli capitale di uno stato che comprendeva tutta l'Italia meridionale peninsulare e, in alcuni periodi, anche la Sicilia; fu uno dei principali centri del dominio mediterraneo della Corona d'Aragona[1]. All'atto dell'Unità d'Italia, era la città più popolosa del nuovo Stato unitario (circa 440.000 abitanti).

Per motivi storici, artistici, politici, ed ambientali fu, dal basso medioevo fino all'Unità, città di primaria importanza in Europa e tra i principali centri di riferimento culturale, al pari delle altre principali capitali del continente [3]. Oggi, con Milano e Roma è tra le più grandi metropoli italiane [4], conservando ancora la sua storica vocazione di importante centro culturale, scientifico e universitario di livello internazionale .

A Napoli si trova Villa Rosebery, una delle tre residenze ufficiali della Presidenza della Repubblica.

Storia
La città fu probabilmente fondata dagli abitanti della colonia greca di Cuma attorno all'VIII secolo a.C., con il nome di Partenope, sull'attuale Monte Echia. Tale insediamento sarebbe stato successivamente chiamato Palepolis ("città vecchia"), quando la città sarebbe stata rifondata nel V secolo a.C. con il nuovo nome di Néa-pólis, ("città nuova").

Nel 326 a.C., a seguito delle guerre sannitiche, i Romani conquistarono definitivamente la città. Nei secoli seguenti Napoli ospitò molti imperatori romani che trascorsero qui pause di governo. In particolare, nel 476 d.C. l'imperatore Romolo Augustolo fu imprigionato nel Castel dell'Ovo.

Nel 536 Napoli fu conquistata dai Bizantini durante la guerra gotica e rimase saldamente in mano all'Impero anche durante la susseguente invasione longobarda, divenendo in seguito ducato autonomo. La vita del ducato fu caratterizzata da continue guerre, principalmente difensive, contro i potenti principati longobardi vicini ed i saraceni.

Nel 1137 i Normanni conquistarono la città, ponendo fine al ducato e Napoli entrò così a far parte del neonato Regno di Sicilia, con capitale Palermo. Dopo la dominazione sveva, nel 1266 gli Angioini trasferirono la capitale da Palermo a Napoli, decisione che fu tra le cause della rivolta dei Vespri siciliani, al termine della quale la Sicilia passò alla corona d'Aragona con una separazione che provocò di fatto la nascita del Regno di Napoli.

Nel 1442 anche Napoli cadde in mano aragonese diventando una delle città più influenti del dominio Aragonese e ospitando stabilmente, durante il regno di Alfonso il Magnanimo (1442-1458), il re e la corte di questo grande stato mediterraneo. Nel 1501 il Regno di Napoli fu conquistato dagli Spagnoli e, per oltre due secoli, governato da un viceré per conto di Madrid. Nel XVII secolo la città vide la famosa rivolta di Masaniello e la nascita di una effimera repubblica indipendente.

Nel corso della guerra di successione spagnola l'Austria conquistò Napoli (1707) e la tenne fino al 1734, anno in cui il regno ritornò indipendente grazie a Carlo di Borbone. Sotto la dinastia dei Borbone Napoli divenne una delle principali capitali europee.

Con la rivoluzione francese e le guerre napoleoniche, Napoli vide prima la nascita di una repubblica giacobina e poi la conseguente restaurazione borbonica. Nel 1806 fu nuovamente conquistata dalle truppe francesi condotte da Napoleone Bonaparte che affidò il regno a suo fratello Giuseppe e quindi, in seguito, a Gioacchino Murat. Nel 1815 con la definitiva sconfitta di Napoleone e il Congresso di Vienna Napoli ritornò nuovamente ai Borbone.

Nel 1860 il Regno delle Due Sicilie fu conquistato dai Mille di Garibaldi e annesso al Regno d'Italia.

Durante la seconda guerra mondiale Napoli vide, dopo l'8 settembre, la rivolta popolare contro l'occupante tedesco comunemente detta delle Quattro giornate di Napoli.

http://it.wikipedia.org/wiki/Napoli

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