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SCAFATI (SA)

Città di Scafati 
http://www.lodis.org/scafati.htm
http://www.comune.scafati.sa.it/it/

 

Altitudine:12m.slm
Superficie:19.76_kmq
Abitanti:47.664(datiISTAT_2003)

La città di Scafati è attraversata dal Sarno. Il nucleo principale si trova alla destra del fiume e tende a saldarsi con il contiguo centro di Pompei; sulla riva opposta si concentra la maggior parte degli stabilimenti industriali. Scafati, quindi, confina ad ovest con Pompei e ad est con Angri.
Il territorio fu già abitato in epoca romana, come testimoniano i resti di ville venute recentemente alla luce. Il borgo ebbe origine da una torre merlata, costruita dai longobardi sulla riva del Sarno per contrastare il guado del fiume per chi provenendo da Napoli andava verso Salerno.
Intorno al 1300 si ebbe un intenso sviluppo dell' agricoltura favorendo la concentrazione del nucleo abitativo verso il ponte che sorgeva sopra al fiume e che era il fulcro dell' attività commerciale. Qui si edificò , sempre intorno al 1300, la chiesa di S. Maria delle Vergini che è la patrona e viene festeggiata la quarta domenica di luglio.

 

 

IndexItinerario del Comune di Scafati

 
La città di Scafati in età romana era parte dell’ager pompeianus, come testimoniano le numerosi e notevoli ville ritrovate, i monumenti funerari lungo la via romana che congiungeva Pompei e Nocera e, seguendo il percorso dell’attuale SS 18, attraversava il territorio comunale e superava il fiume con un ponte. Dopo la disastrosa eruzione del 79 d.C. che seppellisce tutta la zona di Pompei, la città nasce sul fiume nel medioevo e prende il nome dalle ‘scafe’ utilizzate per attraversare il fiume.
La città si sviluppa su due nuclei: il centro che sorge e cresce accanto al ponte difeso da una torre (di cui restano solo le fondamenta) e la frazione di S. Pietro, lungo la direttrice di collegamento con l’entroterra sarnese (la località di Bagni, con l’omonimo santuario lungo la SS 18 che congiunge Scafati con Angri e Nocera, appartenne fino al


 1926 al comune di Angri). 
La visita comincia dal centro cittadino costituito dall’area circostante il ponte sul fiume. Sulla piazza Vittorio Veneto troviamo la Chiesa di Santa Maria delle Vergini con annessa confraternita, principale edificio ecclesiastico cittadino ricco di opere d’arte di età moderna. Oltre il ponte vediamo la mole del Municipio, adagiato presso il fiume e dietro al quale si stende il notevole parco della Villa Comunale, presso cui si trova la stazione FS. Dal Municipio si raggiunge la SS 18 per visitare, a un chilometro circa sulla strada per Angri e Nocera, in località Bagni il settecentesco Santuario della Madonna dei Bagni, meta di pellegrinaggio e di feste folcloristiche.

 
Ritornati alla piazza imbocchiamo il corso Nazionale, alle spalle del quale si sviluppa un quartiere posto a ridosso del fiume e dei canali cittadini; in una traversa, via Leonardo da Vinci, presso la Galleria Aurora, sono esposti segnacoli funerari romani ritrovati in loco (più avanti sono visibili i resti del quartiere industriale ottocentesco). Il corso conduce a Pompei passando accanto alla ottocentesca chiesa di S. Francesco di Paola e, più avanti, prima del casello autostradale della A3, per via Vitiello si raggiunge Villa Nunziante, edificio ottocentesco utilizzato per attività culturali e, subito dopo, il notevole polverificio borbonico, costruito alla metà del secolo scorso.
Ritornando alla piazza, imbocchiamo via Battisti che conduce alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, posta sulla direttrice verso i paesi vesuviani e interseca la moderna via Martiri d’Ungheria su cui prospetta la stazione della Circumvesuviana; poco più avanti, in uno scavo recintato, si conservano i resti di un monumento funerario romano. Ritornando su via Battisti, imbocchiamo via Sauro dove troviamo Palazzo Sisto che ospita la biblioteca e la galleria d’arte comunale e giungiamo nel quartiere Vetrai caratterizzato dal tipico insediamento a cortili e che si dirige con le sue abitazioni poste in fila verso la frazione di S. Pietro, insediamento rurale con la Chiesa di San Pietro che domina la piazza principale e più avanti, in via Lo Porto (la strada che si dirige verso San Marzano e Sarno costeggiando il fiume), troviamo i resti della storica Badia della Real Valle, monastero cistercense eretto in stile gotico per volontà di Carlo I d’Angiò nel 1270.

 

Abbazia della Real Valle (Badia di San Pietro)

La conquista del regno da parte degli Angioini venne salutata con la fondazione di due abbazie cistercensi ad opera di re Carlo nel 1270 in Abruzzo e in Campania. Nel territorio scafatese, allora diocesi di Sarno, venne eretta l’abbazia dedicata a Santa Maria della Real Valle per la quale furono chiamate maestranze francesi. Il monastero venne affidato ai cistercensi, che ebbero anche il compito di bonificare il territorio boscoso alle pendici del Vesuvio attraversato dal fiume Sarno. Dopo il medioevo, il convento subì un graduale tracollo e venne definitivamente alienato nel 1806 (oggi ospita le suore alcantarine che lo acquistarono alla fine del secolo scorso). Oggi il complesso si presenta in una veste fondamentalmente settecentesca. Della fase medievale resta la parete perimetrale destra della chiesa, con monofore archiacute e bellissimi capitelli fogliati, tutto realizzato con blocchi di tufo grigio proveniente dalle vicine cave di Sarno e Nocera e, nel giardino, i peducci delle volte del chiostro quadrato; resti delle murature, dei portali e delle finestre risultano inglobati nelle strutture più recenti del monastero. Il convento (oggetto di un restauro in corso) presenta il lungo prospetto caratterizzato dalla decorazione con intonaco rilevato e, a destra, la nuova chiesa a navata unica, realizzata nel corso del Settecento, quando fu rifatto anche l’edificio del convento.

Età

Sec. XIII-XVIII

Ubicazione

Fraz. San Pietro - Via Lo Porto

 

Chiesa di Santa Maria delle Vergini

Al centro della città presso il ponte che attraverso il Sarno accanto all’antica torre di Scafati (ormai distrutta) sorge la principale chiesa cittadina, composta da due edifici posti ortogonalmente: la parrocchiale, risalente al Seicento ma in una veste settecentesca, affiancata dal tozzo campanile di primo Novecento, che conserva all’interno, sull’altare maggiore, un notevole polittico cinquecentesco con la Madonna, santi e scene cristologiche, altari e il fonte battesimale marmoreo del sec. XVIII e altri dipinti cinque-settecenteschi, tra cui una tavola con la madonna del Rosario; la confraternita presenta un notevole altare marmoreo settecentesco e la statua lignea di Santa Maria delle Vergini, patrona della città, risalente al 1713.

Età

Sec. XVIII (con interventi successivi)

Ubicazione

piazza Vittorio Veneto

INDEX

 

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Polverificio Borbonico

I Borbone vollero impiantare a Scafati, in sostituzione del polverificio della vicina Torre Annunziata risalente al ‘600, la Real Polveriera, costruita a partire dal 1851 su progetto dell’architetto Luigi Manzella e in conseguenza di ciò il tratto terminale del Sarno venne rettificato e canalizzato per la navigazione. La fabbrica, che si estende lungo l’austostrada Napoli-Salerno all’altezza dell’uscita in direzione Sud di Scafati, venne chiusa nel 1894 (come accadeva sempre in questi casi, su richiesta pressante della popolazione esasperata dai continui pericolosissimi incidenti) e destinata quindi a sede dell’Istituto Sperimentale Tabacchi (oggi verso in stato di abbandono e se ne attende un urgente recupero e riqualificazione al fine di destinarlo ad attività culturali o di alta formazione). Il complesso è formato da un ampio palazzo su due piani dalle sobri forme ottocentesche con tetto a spioventi, dal quale si estendono, nella parte retrostante, i bracci minori a formare una piazza, dove si affaccia la cappella di S. Barbara e seguito da lunghi padiglioni affiancati da viali di frondosi platani.

Età

Sec. XIX

Ubicazione

via Vitiello

 

Santuario della Madonna di Bagni

Sull’antica consolare che conduce da Scafati ad Angri sorge il santuario della Madonna di Bagni, così detta dal piccolo laghetto, contenente acque miracolose sede di un culto secolare da parte dei contadini della zona e oggetto di una significativa festa (‘O Carrettone ‘e Vagne) che tramanda riti propiziatori pre-cristiani. Il santuario, retto dai francescani, era un tempo nel comune di Angri e si trova sotto la giurisdizione del vescovo di Nocera-Sarno. Il complesso è caratterizzata dall’ampia mole della bella e imponente facciata, risalente al primo Settecento, dalle linee sinuose tardo-barocche e affiancata dal campanile quadrato. La chiesa a tre navate, attualmente in restauro, è preceduta dal pronao cui si accede dai fornici che si aprono nella facciata. Nell’interno, oggetto di un intervento di decorazione agli inizi del nostro secolo, si conservano altari marmorei settecenteschi, la seicentesca pala d’altare con l’immagine della fonte miracolosa e della Madonna che ivi si venera, posta nel presbiterio sopra l’altar maggiore e affreschi nella volta risalenti al 1910 circa. Recentemente, sono stati trafugate dagli altari del transetto quattro tele con santi del sec. XVIII.

Età

Sec. XVII-XVIII

Ubicazione

S.S. 18

 

 

Curiosità

Proprio antistante alla piazza del santuario della Madonna di Bagni si svolgono spesso festeggiamenti e sagre paesane nella quali si possono gustare piatti tipici e assistere a spettacoli provenienti dalla tradizione partenopea…

Santuario Di Bagni

 


Gnocchi alla sorrentina

 

 

M.Colasurdo

 

X la gioia del Wb, di Lullabella (e non solo…) la ricetta degni gnocchi alla sorrentina della mia mamma J

Ingredienti x gli gnocchi:

1  kg di patate
300 gr di farina
1 tuorlo d’uovo

Lessare le patate x 30 minuti, prima che si raffreddino, sbucciarle.
Al centro del piano da lavoro, fare una conca con la farina dove al centro metterete la patate passate nello schiacciapatate e il tuorlo d’uovo.
Impastate il composto ma non troppo, per evitare che l’impasto si ammorbidisca troppo.

Con l’impasto ottenuto e con l’aiuto della farina, tirate i bastoncini con i quali otterrete i singoli gnocchi da girare con le dita.

 

 Per il condimento:

1 misurino di olio (circa 100 gr.)
1 scalogno
1 cipollina fresca
 Basilico
1 scatola di pomodori
500 gr.di pomodorini freschi tipo pachini.
Sale qb.
300 gr di mozzarella di bufala campana…( e qua vi voglio……………)
 Parmigiano reggiano.
1 fiocchetto di burro.

 

Procedimento:
In una larga padella, far soffriggere l’olio con la cipolla e lo scalogno.
Aggiungere il pomodoro in scatola e successivamente i pomodorini freschi, girare spesso e salare.
Aggiungere il basilico e far cuocere una decina di minuti.

In una pentola larga da pasta, far cuocere gli gnocchi in acqua salata e man mano che salgono a galla con una schiumarola depositarli nella pentola con il sugo (sul fuoco).
Terminati tutti gli gnocchi, aggiungere la mozzarella a pezzetti,  il basilico e il parmigiano e lasciate mantecare qualche minuto.

Servite gli gnocchi con ulteriore parmigiano e foglia di basilico fresco.

JJJ

Altre curiosità…

Un’attrazione della citta di Scafati, è il visitatissimo Presepe Artistico con pastori dell’800 in movimento, situato nella frazione di San Pietro…(già…poco più avanti, nella stessa strada dove alcuni di voi , hanno condiviso con me i momenti indimenticabili di uno dei concerti del nostro Luca  l’estate scorsa...)

 


ll presepe artistico di San Pietro di Scafati, sorto nel 1989, per volontà dell'Associazione Presepe Artistico, grazie al signor Gennaro Comentale (Presidente e Tecnico), si è sviluppato negli anni fino  a raggiungere un'area di 2000 mq.con oltre 3000 pastori artistici in movimento.
Su una superficie di 2000 mq (interamente coperti e riscaldati), rinnovata e ampliata, con circa 3000 pastori di cui 2000 in movimento, con la novità dell'introduzione di nuovi pastori dell'altezza di 60 cm, si metteranno in evidenza arti e mestieri antichi. 
Alla natività troverete il bue e l'asinello che riscalderanno Gesù Bambino con il loro fiato.
Oltre alla vita ed ai miracoli di Gesù, anche il Colosso di Rodi, Ulisse e Polifemo. Quest'opera è unica al mondo.Questo presepe unico al mondo viene visto frequentemente anche dalle scolaresche

  

 

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