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COSTABISSARA (VI)

Sito ufficiale: http://www.comune.costabissara.vi.it
Vie di accesso al territorio

Il territorio del Comune, vasto quasi 14 chilometri quadrati, di m.51 di altitudine sul livello del mare, in parte pianeggiante e in parte collinare, é ricco di itinerari turistici, molti già agibili, altri in via di ripristino, che consentono di trascorrere qualche ora immersi nella natura.
Si può accedere al territorio bissarese dai seguenti assi stradali:

*dall'Autostrada (A4) uscita Vicenza Ovest, in direzione Schio - Thiene lungo la Strada Statale n. 46 del Pasubio per immettersi poi a sinistra sulla Strada Provinciale per Costabissara;
*dalla Strada Statale Pedemontana - Costo n. 349 sino a Motta per immeltorsi sulla S.S. del Pasubio direzione Vicenza, svoltando a destra all'altezza del semaforo per Via Monte Grappa


Costabissara - Veduta panoramica


Chiesa Madonna Delle Grazie


Chiesa longobarda di San Giorgio
Cenni Storici

Il territorio comunale di Costabissara, in parte pianeggiante e in parte collinare, è situato a nord di Vicenza e fa parte dei Comuni così detti della cintura della città capoluogo.
Esso è lambito e in parte attraversato dalle strade statali n. 46 del Pasubio e n. 349 dell'Altopiano di Asiago.
Ha una superficie di 13.21 Kmq. e confina con i Comuni di Isola Vicentina, Caldogno, Vicenza, Monteviale e Gambugliano.

Il paese è ricco di antiche costruzioni, che testimoniano la particolare vitalità del territorio anche in epoche lontane. I primi insediamenti nel territorio ora occupato dal Comune di Costabissara, sembrano risalire all'antica civiltà paleoveneta, che fiorì nell'area delle tre Venezie agli albori dell'età del ferro, a partire dal 900 a.c. circa. Oltre a interessanti testimonianze del protoveneto, sono stati anche rinvenuti nella zona numerosi reperti di età romana, segno tangibile di insediamenti stabili, dovuti molto probabilmente al fatto che in questa zona passava l'acquedotto che garantiva il rifornimento idrico alla città di Vicenza e che esistevano numerose cave di pietra, calcare e marmo utilizzate per ricavarne materiale da costruzione.
Da qui l'antico toponimo "Costa Fabrica", mantenuto fino a tutto il 1200.

Verso la metà del VI secolo, i Longobardi penetrarono in Italia dalle Alpi Orientali, occupando prima Forum Julii (attuale Cividale) e proseguendo poi lungo la Via Postumia fino a conquistare Treviso, Vicenza e Verona.
I Longobardi, una volta conquistata Vicenza, provvidero secondo un metodo di conquista a loro usuale, a scaglionare nei luoghi strategici considerati più importanti dei nuclei armati, denominati "Farimannie". Sotto il regno di Teodolinda (590 - 604) avviene la conversione al cattolicesimo di parte della popolazione longobarda; matura così un nuovo clima culturale al quale sembra richiamarsi la chiesetta protocristiana di San Zeno.
E' possibile pensare che risalga a quest'epoca la costruzione dell'antica torre del castello di Costabissara che fu dei Bissari e poi della famiglia De Buzzaccarini.

Tra l'XI e il XII secolo, le fonti storiche fanno risalire l'investitura del feudo di Costabissara alla famiglia Maltraverso.
Ai Maltraverso successero nel tempo altre illustri famiglie (i conti Della Costa, il giudice Giacomo Barretta, i conti di Lazzo), finché il 5 gennaio 1285 i diritti sulla villa di Costa Fabrica vennero consegnati a Gualdinello Bissari.
Il fatto che le investiture feudali fossero conferite ai feudatari di Costabissara dal Vescovo di Vicenza, testimonia che esso era un feudo vescovile, con ogni probabilità appartenente al patrimonio originario della chiesa vicentina.
Con l'avvento del periodo napoleonico, Costabissara subì le stesse sorti di tutto il territorio soggetto alla Repubblica Veneta: nel 1810 il suo Vicariato fu soppresso, con un decreto del Vicerè d'Italia Eugenio Beauharnais.

La famiglia Bissari continuò a governare su Costabissara fino al 1859, anno in cui si uccise l'ultimo discendente della stirpe, Girolamo Enrico Sforza.
Con l'Unità d'Italia nel 1866 il Comune ebbe il titolo di Municipio.
Lo stemma comunale ha indubbiamente mutuato la propria simbologia dallo stemma dei Bissari.
Il Rumor così descrive l'arma dell'antica e nobile famiglia Bissari: "d'argento, caricato d'uno scudo fasciato di rosso e d'argento, accostato da due biscie di nero affrontate in palo ... ".
La biscia, in araldica, è simbolo della riflessione, della prudenza e della perspicacia.

Itinerario Storico - Artistico

L'antica chiesa parrocchiale di Costabissara, citata nelle "Rationes decimarum" del 1297-1303, risulta dedicata a San Giorgio Martire, raffigurato anche in una pala attribuita ai Maganza, conservata all'interno. Edificata sulla zona collinare, in posizione dominante, venne probabilmente ricostruita intorno al 1456.
Di grande interesse storico artistico è la chiesetta protocristiana dedicata a San Zeno, che costituisce uno dei più antichi e importanti edifici protocristiani del Vicentino e che fornisce, in alcuni suoi particolari, una valida testimonianza del sistema costruttivo tardoromano.
Databile intorno ai secoli VI-VII, sorge sulle pendici di un colle ed è formata da un'unica aula rettangolare.
La sua dedicazione è riconducibile al culto di San Zenone, il vescovo africano di Verona, cui furono intitolate numerose chiese del Vicentino e del Veronese.
Purtroppo questo interessante edificio risulta gravemente danneggiato in seguito ad un crollo avvenuto nel 1977.

Del periodo barocco è, invece, l'oratorio di Santa Apollonia, originariamente dedicato alla madonna della Salute ed edificato per volontà del sacerdote Teodoro Bacchi in un terreno di sua proprietà. L'edificio databile intorno al 1642, appare oggi racchiuso in una serie di abitazioni.

Degno di essere ricordato è anche l'oratorio di San Valentino, costruito dai nobili Repeta nel 1684 e benedetto nell'anno successivo.
Un ultimo accenno va alla chiesa dedicata a Santa Maria delle Grazie, edificata nel secondo decennio del Novecento per adempiere ad un voto pubblico pronunciato nel 1918 sotto la minaccia dell'invasione straniera.
Nella frazione di Motta sorge l'antica chiesa di Santa Maria in Favrega, costruita intorno al secolo VIII e custodita per secoli dalla famiglia dei Bissari. Nel 1880 venne totalmente riedificata.

La presenza dei Bissari in questo territorio è ampiamente documentata anche dalla presenza delle loro ville, prima fra tutte quella nota con il nome di Castello, ora proprietà dei De Buzzaccarini.
La villa assunse la sua attuale fisionomia intorno al 1859, anno in cui il conte Guardino Colleoni ne curò la ricostruzione, adeguandola al gusto romantico ottocentesco assai incline alle suggestioni del mondo medioevale. Accanto alla villa sorge la cappella gentilizia, datata 1659 e gravemente manomessa all'interno nel corso dei lavori ottocenteschi. Accanto al "Castello" si nota un edificio oggi adibito a fattoria.
Risalente al secolo XV, venne più volte trasformato fra il Seicento e il Settecento, periodo in cui venne forse murato il portico che, come rilevano due colonnine inglobate nella muratura, si apriva nella parete meridionale. In prossimità della villa pare sorgesse la torre ricordata fin dal secolo XV e chiamata "torre di Messer Matteo Bissaro".
Proprietà della famiglia che tanta parte ebbe nella vita locale era anche Villa San Carlo, attualmente sede di ritiri spirituali.
Nella zona pianeggiante in cui sorge la frazione di Motta, al centro di vaste campagne coltivate, è visibile il complesso di Villa De Sandri Bortolan, formato dal corpo padronale, cui si affiancano la cappella gentilizia, una torre colombara e le barchesse per gli usi agricoli.
La cappella, dedicata a Sant'Antonio da Padova, datata 1709, è decorata da sculture di buona fattura, attribuite a Giacomo Cassetti. Oltre alla possibilità di ammirare alcuni edifici di notevole valore storico artistico, come la chiesa longobarda di S.Giorgio, Costabissara offre anche l'opportunità di piacevoli passeggiate.

BIBLIOTECA
Il 12 ottobre 2003 è stata inaugurata la nuova sede della Biblioteca Comunale presso il centro Elisa Conte, che è stato ampliato e comprende ora anche il Centro Giovanile.
La nuova struttura comprende 600 mq. di superficie suddivisi su tre piani. I locali del piano terra, una sala polifunzionale ed una saletta, costituiscono i primi spazi destinati al Centro Giovanile che, in futuro, sarà ampliato. Al 1° e 2° piano trova sede definitiva la biblioteca comunale, con ampi locali destinati alla lettura, allo studio e alla consultazione informatica. In Biblioteca (attivo un valido servizio di reference e di supporto per le ricerche scolastiche. Ampliati gli orari di apertura al pubblico, la biblioteca si propone come polo per le diverse attività culturali.

Numerosi infatti i corsi che sono stati attivati dal mese di ottobre: Inglese; Tedesco; Spagnolo; Ginnastica per giovani e adulti; Ginnastica posturale; Aerobica; Danza classica per bambini e per adulti; Chitarra; Fumetto per ragazzi; Tecniche di rilassamento per aumentare il benessere; Disegno e pittura; Uncinetto; Taglio e cucito; Creare con la stoffa; Pronto soccorso; Italiano per stranieri.

Un'altra importante opportunità offerta agli utenti è quella del prestito interbibliotecario. Infatti da qualche anno la biblioteca comunale è entrata a far parte del Centro Servizi Provinciale, che offre le seguenti possibilità:
- Accesso al catalogo della Biblioteca Bertoliana e di tutte le biblioteche aderenti al polo SBN, nonché al catalogo provinciale di pubblica lettura;
- Possibilità di richiedere un testo presente presso un'altra biblioteca e riceverlo, se disponibile, in pochi giorni, grazie al servizio di trasporto "bibliobus". Il sito da visitare per accedere al catalogo è il seguente: http://biblioteche.provincia.vicenza.it

L'utente può richiedere il testo desiderato anche via e-mail al seguente indirizzo: biblioteca@comune.costabissara.vi.it, oppure per telefono allo 0444 970814.
E'inoltre attivo presso la biblioteca una postazione internet riservata agli utenti.

Centro di Aggregazione Giovanile
Il Centro di Aggregazione Giovanile, realizzato presso il Centro Sociale "Elisa Conte", è regolarmente funzionante con la presenza di un educatore specializzato della Cooperativa "Job Mosaico", il quale, oltre ad organizzare e a gestire le attività del centro, coordina i giovani volontari che, dopo aver partecipato al corso di formazione per animatori nell'ambito del progetto Arca Giovani, hanno dato la loro disponibilità ad essere presenti al centro per accogliere ed intrattenere i ragazzi.

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