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MASER (TV)

Sito istituzionale: www.comune.maser.tv.it

Benvenuti a Maser, tipico e accogliente borgo della marca trevigiana , ricco di natura, chiese,e ville patrizie. Passeggiando tra le colline è facile incontrarle immerse in paesaggi verdeggianti e floreali, prima fra tutte Villa Barbaro, splendido capolavoro palladiano dell’arte del 500.

L’AMBIENTE:
PERCORSI COLLINARI: A piedi, in montain-bike (pianure e colline maserine sono interessanti anche per i professionisti e amatori del ciclismo:a questo riguardo è stata realizzata un apposita guida), a cavallo: potete inoltrarvi in queste meravigliose colline in tanti modi, su e giù per i sentieri che parlano di storia e di natura…
Tutte le colline che coronano Maser sono ricchissime di spunti paesaggistici, naturalistici e geologici, inoltre i sentieri partono a poca distanza dalla strada provinciale. Particolare attenzione merita il “sentiero natura COL DE SPIN” così chiamato probabilmente dalla Repubblica Veneta, che lo sapeva irto di rovi e biancospini che, partendo da un colle chiamato”Forcella Mostacin”(385m s.l.m) offre la possibilità di 4 itinerari su un sentiero evidenziato, offrendo al visitatore paesaggi molto suggestivi sia a nord che a sud. Il percorso permetterà di osservare acque risorgive, grandi pozzanghere perenni, pareti di roccia nude con strati di lignite, rustici abbandonati, la “vecchia miniera” di carbone, la quale apre una voragine; ed inoltre l’alternarsi di betulle, querce, castagni, pini ed altro.
Molto frequentato e noto è anche un sentiero che partendo da Forcella Mostacin va verso ovest, si mantiene quasi sempre sulla sommità delle colline: fiancheggia la cima di vari colli tra questi il colle di S. Giorgio (m.431 – qui c’è un tempietto dedicato al Santo da cui prende il nome)…questo colle, oltre a trovarsi poco distante dalla mia abitazione, lo segnalo per gli amanti di bird-watching perché, nelle stagioni “di mezzo”, rappresenta un importantissimo punto di passaggio per gli uccelli migratori: in Italia S. Giorgio è al secondo posto, dopo lo stretto di Messina, per il numero di passaggi di specie migratorie.
Inoltre, una particolare attrattiva del territorio di Maser e costituita dai numerosi ALBERI SECOLARI: ALBERO DI GIUDA, LA GINKO, IL PINO DELLA VILLA DI MASER, I TIGLI DELLA VILLA DI MASER(sono numerosi, in doppio filare a sud di Villa Barbaro,il viale ha valore paesaggistico e prospettico, termina con un’esedra circolare con al centro una fontana), IL RORON DI MONTE COLLALTO( è un ROVERE età 200-300anni) IL BAGOLARO(100-150 anni), LA CASA DEI PICCHI (è un CASTANO bicentenario, ospita i picchi).
TRADIZIONI E MANIFESTAZIONI:
Qui, dove borghi e campagne si fondono in armonia di colori e sensazioni, dove la natura è guidata dalla mano sapiente dell’uomo, ma sa anche presentarsi nella sua veste più selvaggia, è bello lasciarsi andare alla curiosità della scoperta, alla gioia del vivere, a sapori e suggestioni antiche… Davvero, questa parte di “Marca gioiosa” tra Piave e Brenta, punteggiata di vigneti e frutteti,in cui il valore estetico è sempre presente, ci coinvolge... Il clima temperato di Maser, riparata dai venti di tramontana e dalle correnti fredde del fiume Piave, offre una condizione ideale per tutte le coltivazioni, tra cui l’olivo, la vite e il ciliegio. Il susseguirsi delle colline fa sfondo ad un dolcissimo panorama, aperto sulla fertile pianura veneta. A pochi Km c’è Asolo, perla del turismo veneto ed internazionale, a 30 Km Treviso ed il suo centro medievale, a 50 Km Venezia.
In questo angolo di Veneto, dove la pianura si fonde in dolcissime colline, anche i sapori della cucina tradizionale si esaltano e, di stagione in stagione, le tenere erbe primaverili(gustosissime come contorni), lasciano il posto ai frutti dell’estate, ai funghi(i chiodini), alla caccia (purtroppo!),il tutto accompagnato dal vino locale. I piatti tipici di questa zona sono quelli della migliore tradizione trevigiana, famosa per il radicchio rosso, il radicchio trevigiano, per i gustosi marroni del Montello, per gli insaccati e il saporito “morlacco” un formaggio ancora preparato come una volta dai casari del Monte Grappa (il famoso monte dove venne combattuta e vinta la seconda guerra mondiale…e dove morirono, purtroppo, moltissimi soldati, ancora oggi si trovano resti di guerra…) .
LA CILIEGIA DI MASER: Tra marzo e aprile, le colline di Maser s’imbiancano della vaporosa fioritura dei ciliegi. Già alla fine di maggio trionfano sul mercato, grazie al nostro clima sono le prime ad apparire sui mercati e sono “celebrate”nella tradizionale “mostra delle ciliegie che si svolge a fine maggio nella maestosa cornice di Villa Barbaro. La manifestazione, ad ingresso libero, si articola in una mostra- mercato delle ciliegie e dei migliori prodotti tipici del territorio.(attualmente il territorio di Maser può contare una produzione annua di 7000 quintali di ciliegie).

GOLOSITA’:

 Marmellata di ciliegie: Lavare e snocciolare le ciliegie, porle al fuoco con un bicchiere d’acqua per ogni Kg,e far bollire per 3 giorni 5 minuti al giorno. Per ogni chilo netto di ciliegie bollite aggiungete un chilo di zucchero. Rimescolare e far bollire per altri 5 minuti. Travasare nei vasetti a chiusura ermetica.
 Crostata di ciliegie: Preparare una pasta frolla impastando velocemente 250gr di farina, 125gr di burro, 100gr di zucchero, 1 uovo, un pizzico di sale. Stendete la pasta in uno stampo di circa 30cm di diametro, imburrato e infarinato. Mettete una buona marmellata di ciliegie e coprite con listarelle di pasta rimasta. Cottura 40 minuti circa a forno medio.
 Ciliegie al sole: Lavare delle ciliegie ben succose e mature, togliere il picciolo e disporle in grandi vasi a chiusura ermetica, aggiungendo un chilo di zucchero per ogni chilo di ciliegie. Volendo aggiungete chiodi di garofano e scorrette di limone. Esporre al sole per 20 giorni, rigirando il vaso ogni giorno. Conservare poi in luogo fresco per un mese.
 Vino di ciliegie: Prendete delle belle ciliegie a polpa scura, snocciolatele, e mettetene una manciata in ½ litro di vino rosso a buona gradazione alcolica, aggiungete 4 cucchiai di zucchero, il succo di mezzo limone, un po’ di cannella e qualche chiodo di garofano. Lasciar macerare una settimana, tenendo la bottiglia in frigo, e filtrare. Preso a bicchierini, questo vino ha proprietà digestive. Allungato con acqua e ghiaccio dà una bibita estiva dissetante e corroborante.
L’OLIVO DI MASER: Su queste pendici inondate di sole, su questa terra cruda ma generosa di frutti, l’olivo ha trovato - da sempre - un ambiente ideale per prosperare. Questa è la zona più settentrionale dove l’olivo, sacro agli antichi, riesce a fruttificare e a produrre un olio dolce e delicato ed uno squisito olio extravergine apprezzato dai buongustai e promosso dall’Associazione Olivicoltori della Marca Trevigiana.
IL VINO DI MASER: Ordinati vigneti affiancano anche le ville più importanti qui a Maser. Dal Montello ai Colli Asolani, passando per Maser, possiamo percorrere “la strada dei vini” promossa dal consorzio per la tutela della produzione vinicola. Nelle numerose cantine di Maser possibile, oltre che una visita anche degustare numerose varietà di vino: Prosecco, Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Merlot, Cabernet……

Durante l’anno si susseguono molte feste popolari che testimoniano il radicamento degli abitanti alle tradizioni e ai valori di un tempo:
 Filò d’autunno: al cedere dell’autunno quando arrivava il crepuscolo ci si riuniva in una stalla al caldo e si chiacchierava fino a notte inoltrata…Oggi, è una manifestazione in ricordo di queste tradizioni passate.
 I concerti in villa: Le serate di luglio si riempiono di musica che si sposa con le architetture del rinascimento veneto.
 Il concerto di Natale: Organizzato in una delle chiese parrocchiali del Comune, gruppi musicali (gruppi corali e la banda) possono dimostrare le loro abilità.
Il corpo bandistico parrocchiale e le majorette di Maser nel 2007 hanno compiuto 82 anni.
STORIA:
Non è unanime la derivazione di questo nome. Secondo alcuni storici deriverebbe dal latino “Maceries”, cumuli di pietre e sassi che dividevano i masi; secondo altri da “Masus” cioè maso, potere abitato; altri ancora lo deriverebbero dai “maserium”, colono di un maso.
A differenza di altre località limitrofi fino ad oggi non sono ci sono mai stati ritrovamenti di interresse archeologico onde poter affermare la presenza dell’uomo già dalla preistoria. I primi documenti risalgono al XII secolo. La prima data riportata è del 1152 annotata dalla “Bolla” di Papa Eugenio III. Nel 1184 Maser venne ceduto dal Vescovo di Treviso al Vescovo di Feltre rimarrà fino al 1221 quando, i fratelli Romano acquistarono il feudo di Maser dal Vescovo di Feltre. La famiglia Romano venne sterminata nel 1260 e Maser tornò sotto il dominio di Treviso, nel 1339 viene assegnata alla podesteria di Asolo, già dominio veneziano, nel 1341 si insedia la nobile famiglia Barbaro che negli anni successivi darà vita all’attuale Villa Barbaro, perla per Maser, gioielli d’arte per il Veneto e per il mondo dell’arte.
ARTE:
Fin dal 1500 questo territorio è stato scelto dalle famiglie nobiliari veneziane per trascorrere la villeggiatura, e sono state costruite numerose ville, nella tipica tradizione veneta della villa, intesa non solo come abitazione padronale, ma come fulcro della gestione economica della campagna circostante. Tra tutte emerge senz’altro la magnifica Villa Barbaro, edificata da Palladio tra il 1550 al 1560 e decorata all’interno, con il più importante ciclo di affreschi, da Paolo Veronese; fu costruita per Daniele (patriarca) e il fratello Marcantonio (ambasciatore) Barbaro. La villa nel corso dei secoli e degli anni cambiò più proprietari, durante la Grande Guerra rimase miracolosamente indenne. Nel 1934 fu acquistata da Giuseppe Volpi il quale la affidò alle cure della figlia Marina che vi si stabilì e la restaurò. La villa è attualmente abitata dalla figlia di Marina e dalla sua famiglia. Nel 1996 è stata dichiarata dall’ U.N.E.S.C.O. patrimonio dell’umanità.(www.villadimaser.it)
Annesso alla Villa c’è il famoso Museo delle Carrozze, si raggiunge con una breve passeggiata lungo il vigneto della “Giazzera”così chiamato per l’antica ghiacciata scavata nella roccia. Questo museo raccoglie una preziosissima raccolta di carrozze di tutte le epoche, perfettamente conservate.

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