Ragazzi…che compito impegnativo! Devo parlare di me e non è esattamente la cosa più naturale che mi riesce. Comunque ci provo.
Sono Simona (Osiander nel sito), ho 27 anni e, dopo aver vissuto in Abruzzo per 7 anni durante il periodo universitario, ora sono tornata (purtroppo!) ad Andria, una città in provincia di Bari, a casa dei miei genitori. La mia passione è sempre stata quella di viaggiare e adoro le lingue straniere. Nel 2003 mi sono laureata in Interpreti e traduttori, mentre nel 2006 ho definitivamente finito di essere una studentessa dopo aver conseguito la laurea specialistica in Lingue per l’impresa e la cooperazione internazionale. Si, lo so che non dovevo scrivere il mio curriculum, ma gli studi hanno occupato molto i miei anni passati e non ho potuto fare a meno di raccontarveli. Un’altra mia passione è il giornalismo e sono iscritta all’albo dei pubblicisti.
Nonostante abbia finito gli studi da un po’, mi trovo nella famigerata fase della ricerca di un lavoro stabile, forse ormai un‘utopia. Non è facile trovare lavoro e attorno a me vedo tanti ragazzi che fanno dei sacrifici enormi nella speranza che un giorno possano essere ripagati. È il mio caso, tutto quello che faccio lo considero una gavetta nell’attesa che mi giunga qualche bella notizia in un bel giorno di sole…nel frattempo ho insegnato inglese, ho lavorato come giornalista, come tutor universitaria, come tour escort nelle navi da crociera, come segretaria ecc.
Ora vi racconto un episodio della mia infanzia. Avevo solo 9 anni, era il 1989 ed ero in un grande magazzino con mia madre. Vicino alle casse c’erano delle musicassette ed io, per sperimentare il mangianastri appena comprato, ne volevo comprare una. Presi per caso o, preferisco pensare per destino, “Persone silenziose” di Luca Carboni…me ne innamorai al punto che oggi le canzoni di Luca sono parte integrante di me e della mia vita da quando ero solo una bambina. Che dirvi, tutti voi che leggete questa mia scheda immaginate quanto mi possano piacere le canzoni e le poesie di Luca, ogni parola in più sarebbe superflua, meglio raccontarvi degli spezzoni di vita.
Fu sempre nell’89 che, in una tappa del tour, Luca venne a fare un concerto allo stadio di Andria ed io, essendo troppo piccola per andarci, ma abitandoci proprio di fronte, passai quasi tutta la serata sul balcone (era agosto) letteralmente in estasi mentre giungevano le note e la splendida voce di Luca quasi dentro casa mia. Ma poi si fece tardi e andai a letto. Mi svegliai quando Luca stava cantando Farfallina, l’ultima canzone del concerto, e cominciai a piangere in silenzio nel mio letto senza un’apparente ragione se non per l’emozione che Luca mi dava con le sue parole.
Con questo book spero di arrivare in qualche modo a Luca, fargli sapere quanto conta per me, senza voler infrangere la sua riservatezza che lo rende assolutamente unico e speciale.
Simona

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