Album Live (2003)

PRESENTAZIONE DI LUCA CARBONI

“Luca Carboni LIVE” – PRESENTAZIONE DI LUCA CARBONI

Era da tempo che sentivo la voglia e l’esigenza di fissare in un album le emozioni live.
Ho sempre pensato che il mio primo album dal vivo dovesse essere un album importante per me, che contenesse momenti importanti, non solo le registrazioni dell’ultimo tour appena realizzato.
Solo ora mi sono sentito pronto, perché ho avuto la possibilità di “raccogliere” momenti emozionanti da diversi tours.
Ho realizzato un album che contiene registrazioni che partono dal 1992 (Ci vuole un fisico bestiale tour) , fino all’ultimo tour nei teatri del 2002 (LU*CA tour 2002) in cui presentavo l’ultimo album LU*CA.
Dieci anni di musica dal vivo in un doppio Cd che raccoglie “mondi” e suoni diversi : il suono dei Palazzi dello sport, degli Open-Air, dei Teatri; il suono della Band e dell’Orchestra, i momenti più intimi con solo la mia voce ed il pianoforte, i duetti con Lorenzo Jovanotti ed Alessio Bertallot, ma soprattutto il suono della gente.
Ventinove canzoni che diventano un unico grande concerto a cui si aggiunge un nuovo brano inedito dal titolo “Settembre” scritto e registrato in studio mentre preparavo questo nuovo lavoro.
Buon Ascolto !

LUCA CARBONI

PRESENTAZIONE DELLA BMG

“Luca Carboni LIVE” – PRESENTAZIONE DELLA BMG
“IL GRANDE LIVE” è stato per un po’ di tempo il possibile titolo dell’album, scartato poi all’ultimo momento da Luca Carboni per paura che venisse equivocato come presuntoso e immodesto. Ma questo primo album dal vivo di Luca è veramente un “GRANDE” Live, in tutti i sensi. Non solo per ampiezza cronologica (registrazioni che partono dal 1992 e arrivano fino al 2002), ma anche per intensità (tra tanti tour c’è stata effettivamente la possibilità di scegliere i momenti più emozionanti e significativi della “storia musicale live” di Luca). C’è in questo doppio album una ricchezza di situazioni ed atmosfere, la testimonianza dell’evoluzione dell’artista bolognese nei diversi tour che dal ‘92 si sono susseguiti nei Palazzi, negli Open Air e nei Teatri fino ad oggi. I duetti con Jovanotti del ’92 , la “favola rap dell’ Extraterrestre Blu” costruita in duetto con Alessio Bertallot nel “MONDO TOUR” del ’96, la struggente “PERSONE SILENZIOSE” eseguita con l’orchestra di archi il giorno della morte di Lucio Battisti e che Luca gli dedica definendolo “…il papà della musica italiana”.
Le canzoni “STELLINA (dei cantautori)”, “SILVIA LO SAI” e “GLI AUTOBUS DI NOTTE” eseguite da Luca solo col pianoforte nell’ultimo tour, che in queste versioni più intime si rivelano ancora più avvolgenti ed emozionanti delle tracce originali. Un altro grande momento di questo album è la canzone sulla mafia “ALZANDO GLI OCCHI AL CIELO” in duetto virtuale con Lorenzo ma anche il divertente incontro che avviene sempre tra loro sull’ultimo grande successo “MI AMI DAVVERO”, con Luca e Lorenzo alle chitarre acustiche. Ci sono tutti i grandi successi di Luca ed anche alcuni bellissimi brani che dentro agli album erano rimasti un po’ nascosti ma che nella dimensione Live acquistano energia ed intensità, 29 canzoni dal vivo ed un bellissimo brano inedito “SETTEMBRE” che ha riscosso grande successo nelle radio (ed è accompagnato da un video con la regia di Cosimo Alemà) scritto, arrangiato e prodotto dallo stesso Carboni mentre lavorava a questo doppio album.E’ la prima volta che viene concepito un Album Live con questa caratteristica, con l’idea di raccogliere i momenti più emozionanti e magici di un lungo e grande viaggio dal vivo di uno dei più importanti cantautori italiani, una sorta di grande “Best Of Live” .

“Luca Carboni LIVE” sarà disponibile in tutti i negozi di dischi e, in assoluta contemporanea, in tutte le edicole ad un prezzo veramente speciale (2 CD a 15,90 Euro). E’ la prima volta nella storia della discografia italiana che un album di prima pubblicazione viene proposto contemporaneamente, allo stesso prezzo, nei canali di vendita tradizionali e nelle edicole: la scelta di questa particolare distribuzione è stata dettata dal desiderio di moltiplicare la possibilità di esposizione del prodotto e di rendere l’album disponibile capillarmente sul territorio nazionale.

Ufficio stampa
BMG Records

Ottobre 2003

INTERVISTE

RadioRai 2 – La TV che balla

28-10-2003 – RadioRai2 – La TV che balla – Il cammello di Rai2

Luca viene presentato con una scheda molto simpatica:

In aperto contrasto con l’appellativo dato alla sua città, Bologna “la dotta”, molla ben presto gli studi, nonché una promettente carriera di venditore di calzature, con grande rammarico del suo datore di lavoro al quale riempiva costantemente il negozio di signore attirate in eugual misura dalla bellezza delle scarpe e del commesso! Appassionato di cinema, sostiene che Dustin Hoffman non sbaglia un film, fissato con il calcio, scrive per gli Stadio e gioca allo stadio.. e trova pure il tempo di cantare la ninna nanna. Alla TV CHE BALLA, colui che ha creato l’unica alternativa all’inno nazionale, l’unico il cui cuore non batte ma fa ciock, la gioia dei personal trainer perché si sa… ci vuole un fisico bestiale… LUCA CARBONI!

Luca presenta il nuovo album. Parla del live, del criterio con cui ha scelto le canzoni, di musica scaricata da internet, di televisione e della sua poca simpatia per presentare le canzoni in video in playback. Proposto un assaggio di live con “Alzando gli occhi al cielo” e “Gli autobus di notte”.

Radio24 – Rondò

28-10-2003 – Radio24 – Rondò

Luca presenta il nuovo album, parla delle canzoni inserite. Gli viene chiesto quale sia la sua più grande paura… risponde “non esser sicuri di avere qualcosa da dire alla gente”. Si parla anche di paure legate alla crescita di un figlio. Luca spiega come è nata Settembre: “avevo pensato di far uscire solo un disco live, poi un giorno, mentre aspettavo il fonico, in studio ero da solo, mi sono seduto al piano, ed è nata di getto questa canzone”. Luca teneva a dire che questa canzone è ispirtata a due canzoni: “L’estate sta finendo” dei Rigeira (ricorda: spesso mi siedo al piano e la suono.. fatta così è moltocantautoriale… e ha dei richiami alla mia Settembre”) e “Liberi Liberi” di Vasco, canzone che amo molto, anche se è un pò più triste perché si parla di crescita e di cose perse. Settebre raccoglie la malinconia di cui sono fatto, ma spero che non diventi tristezza. Mi sento sempre tirato dal bambino che ho dentro.. bambino che mi riposta al passato. La porta di legno è come il passaggio figurato tra il presente e il passato”.
Sul finale, viene chiesto a Luca di fare una cosa un pò particolare: leggere il testo di una poesia a lui molto cara: I RAGAZZI CHE SIA AMANO di Jacques Prevért, dalla quale Luca ha tratto, rivedendolo, il testo dell’omonima canzone.

Radio Italia

03-11-2003 – Radio Italia

Luca parla di dischi live della sua gioventù, del tour con Lorenzo.

Ascolta: Parte 1 – Parte 2 – Parte 3 – Parte 4 – Parte 5

04-11-2003 – Radio Italia
Luca racconta come ha scelto i brani da inserire nel live.

Ascolta: Parte 1 – Parte 2 – Parte 3 – Parte 4 – Parte 5

05-11-2003 – Radio Italia

Parte 1 – Parte 2 – Parte 3 – Parte 4

Iso Radio

05-11-2003 – ISORadio

Luca parla di ricordi.. di “bici da cross”, di Luca “bimbo”, della sua prima auto (Simca 1000 verde)…di libri… di titoli di dischi.. di Luca ai fornelli, di fede

Parte 1 – Parte 2 – Parte 3 – Parte 4 – Parte 5 – Parte 6
Paste 7 – Parte 8 – Parte 9

RDS

05-11-2003 – RDS

Ascolta: Parte 1 – Parte 2 – Parte 3

RTL 102.5

03-11-2003 – RTL 102.5

“Ho preferito inserire anche canzoni con qualche imperfezione piuttosto di rinunciare all’energia o alle emozioni di alcune versioni registrate”.
Una lunghissima e piacevolissima chiacchierata con Luca.
Luca dal vivo al pianoforte esegue “Silvia lo sai” e “Gli autobus di notte”.
Ascolta: Parte 1 – Parte 2 – Parte 3 – Parte 4 – Parte 5 – Parte 6 – Parte 7
Parte 8 – Parte 9 – Parte 10

Video Italia

04-11-2003 – Video Italia

Luca anticipa qualcosa del suo primo libro: AUTORITRATTO… (e qualcosa da decidere! “la mia generazione”?!)
Registrazione audio dell’intervista(anche se con qualche salto!)
Parte1 – Parte 2 – Parte 3 – Parte 4

05-11-2003 – Video Italia

Ascolta: Parte 1 – Parte 2 – Parte 3

Radio Rai 2 – Caterplillar

11-11-2003 – Radio Rai 2 – Caterpillar

Luca, tra domande ironiche e momenti di serietà, dal vivo, al piano regala tre canzoni.

Ascolta: Parte 1 – Parte 2 – Parte 3

Radio Studio Delta

 02-12-2003 – Luca Carboni a Radio Studio Delta

Ascolta: Parte 1 – Parte 2 – Parte 3

Radio Kiss Kiss

03-12-2003 – Radio Kiss Kiss Italia

Ascolta: Parte 1 – Parte 2 – Parte 3 – Parte 4

Radio Rai 1 – Baobab

05-11-2003 – Radio Rai 1 – Baobab

Parte 1 – Parte 2 – Parte 3

Radio Club 91

03-12-2003 – Radio Club 91

Ascolta: Parte 1 – Parte 2 – Parte 3 – Parte 4

Radio Norba

03-12-2003 – Radio Norba

Ascolta: Parte 1 – Parte 2 – Parte 3

Kataweb

Luca Carboni Live: La mia storia in concerto

Nel suo primo album dal vivo, l’artista bolognese seleziona registrazioni raccolte di persona negli ultimi dieci anni di concerti: “Dei precedenti purtroppo ho solo delle cassette”. “Sono l’unico cantautore emerso negli anni Ottanta. Ho cantato delle piccole cose, spesso senza essere capito”

di Enrico Deregibus

Il titolo è quanto mai semplice: Luca Carboni Live. Si tratta del primo disco dal vivo del cantautore bolognese, una sfilata di 30 canzoni che hanno spesso avuto fortuna discografica, compreso il nuovo singolo Settembre che già da un po’ passa in radio. Ci sono duetti con Jovanotti e Alessio Bertallot, c’è Persone silenziose tratta da un concerto a Bologna, il giorno in cui se ne andava in cielo Lucio Battisti. Ci sono dieci anni di concerti.

Come mai questa scelta?
Da tempo volevo testimoniare con un live le cose che succedono nei concerti. E’ da dieci anni che registro ogni mia tournée, ma ogni volta mi sembrava troppo povero pubblicare solo quel tour lì. Ho sempre pensato che un live deve testimoniare un momento particolare, come i dischi che ho amato io, penso a Live in Usa della PFM o quello della stessa PFM con De Andrè. Forse l’unica mia tournée di quel tipo era stata quella del ’92 con Jovanotti. Accumulando materiale mi è venuta l’idea di raccogliere registrazioni di vari periodi, ricostruire un concerto come se fosse attuale, ma anche con delle cose particolari. Metà dei pezzi inseriti in questo disco non li faccio più o li faccio poco.

E’ rimasto fuori qualcosa a cui teneva?
Mi sono fatto una lista e verrebbe fuori un altro disco. Oltretutto solo dal 1992 posseggo una registrazione di tutti i tour. Non avevo pensato di registrare quelli precedenti, credevo lo facesse la casa discografica. E quindi qui non c’è l’emozione dei primi live, che mi manca molto. Purtroppo non esiste traccia, al massimo ci sono delle cassettine.

Un’altra caratteristica di questo album è il prezzo contenuto, 15,90 euro, e il fatto che sarà distribuito anche nelle edicole.
Ci tenevo moltissimo. Visto che la produzione è la mia, che ho pagato io le registrazioni, alla casa discografica questo album è costato molto meno e quindi ho chiesto che il prezzo fosse tenuto basso. Loro in realtà aspettavano da me un album nuovo, ho dovuto un po’ faticare a convincerli. Poi si è pensato anche alle edicole e a me l’idea è piaciuta, anche perché spesso nelle città di provincia non esiste un negozio di dischi. La BMG ha avuto un precedente che è andato molto bene, la raccolta di Rino Gaetano. Certo, ci sono dei rischi. I CD venduti nelle edicole non fanno classifica, ma penso che un disco come questo debba arrivare a più gente possibile, anche a chi non mi conosce.

Se la incaricassero di redigere un dizionario della canzone italiana cosa scriverebbe alla voce Carboni?
Credo, non per merito mio ma per un fatto di tempi, di essere uno dei pochi o forse l’unico cantautore uscito negli anni Ottanta. Sono arrivato dopo l’epoca di quei cantautori che erano figli di un contrasto politico. Ho raccontato più le piccole cose, ereditando comunque da loro una visione critica. Sentivo sulla pelle i cambiamenti, li raccontavo. Mi ricordo che era difficile dialogare con i giornalisti. Ero visto magari come un bel ragazzino che faceva cose interessanti o come un qualunquista. Era difficile capirsi.

E ora?
Il mondo è cambiato velocemente, quello che raccontavo poi è avvenuto. Ora si vive la musica più sganciata dal sociale, anche se continuo a sentirmi critico. Comunque non è che mi sia mai sentito molto capito. Mi fa piacere che il pubblico invece mi apprezzi.

Cosa pensa quando rivede, come in questo disco, la lista delle sue canzoni che hanno avuto successo?
E’ una cosa che continua a stupirmi, è quasi un miracolo. Una mia soddisfazione poi è quella di essere sempre stato libero, la casa discografica non mi ha mai imposto niente. Credo di essere sempre stato rigoroso con me stesso, ho fatto uscire i dischi quando volevo. Poi, certo, degli sbagli li ho fatti.

Ad esempio?
Due album come Mondo e Carovana avevano secondo me molte idee, dei momenti anche belli ma altri confusi. Avrei dovuto fare dei dischi più nitidi, magari anche con meno canzoni. Nella loro realizzazione invece sono andato un po’ in confusione, ci voleva più rigore formale.

QN

Luca Carboni in dieci anni di tourIl cantautore bolognese pubblica il suo primo album dal vivo, «Live Luca Carboni».
* L’ALBUM – Si tratta di un doppio cd (che esce nei negozi e nelle edicole al prezzo speciale di 15,90 euro) che raccoglie il meglio di dieci anni di concerti dal ‘Ci vuole un fisico bestiale tour 1992’ all’ultimo ‘Luca tour 2002’ nei teatri.
* I SUCCESSI – Nel disco trovano posto i brani di maggior successo di Carboni, da «Settembre» a «Sarà un uomo», da «Farfallina» a «Mi ami davvero», da «Silvia lo sai» a «Mare mare», esguiti però in diverse atmosfere, quelle appunto dei diversi tourRoma, 28 ottobre 2003 – Luca Carboni pubblica il suo primo album dal vivo, «Live Luca Carboni»: si tratta di un doppio cd (che esce nei negozi e nelle edicole al prezzo speciale di 15,90 euro) che non è la tradizionale registrazione dell’ultimo tour ma che raccoglie il meglio di dieci anni di concerti del cantautore bolognese dal ‘Ci vuole un fisico bestiale tour 1992’ all’ultimo ‘Lu*ca tour 2002’ nei teatri, per un totale di 30 tra i suoi brani più conosciuti.«Era da tanti anni che desideravo fare un album dal vivo -spiega Luca- e per questo, a partire dal ’92, ho registrato ogni concerto. Ma alla fine di ogni tour mi sembrava riduttivo uscire con un cd che replicava in gran parte l’album appena uscito. Mi sembrava che si assomigliassero troppo per giustificare un nuovo disco. Così, avendo accumulato dieci anni di concerti, ho pensato che la soluzione giusta fosse quella di raccogliere in un disco i momenti più belli vissuti con il pubblico in tutto questo arco di tempo».Nel doppio album trovano posto i brani di maggior successo di Carboni, da «Settembre» a «Sarà un uomo», da «Farfallina» a «Mi ami davvero», da «Silvia lo sai» a «Mare mare», esguiti però in diverse atmosfere, quelle appunto dei diversi tour. «Mi piaceva l’idea di toccare i diversi mondi attraversati nei vari tour, da quello con Jovanotti nei Palasport nel ’92 a quello molto spettacolare del ’96, da quello del ’98 con l’orchestra fino all’ultimo molto essenziale, quasi acustico, tutto nei teatri», spiega Carboni.«Anche se i pezzi ce li avevo già la preparazione è durata quasi quanto quella di album nuovo di zecca -aggiunge- perchè ho dovuto fare un grandissimo lavoro di selezione e di mix. Dopo aver scelto le 30 canzoni, che già mi ha richiesto diverso tempo perchè ho dovuto per forza rinunciare ad alcune, ho dovuto fare un’altra lunga selezione perchè avevo moltissime versioni dello stesso brano. Poi c’è stato il lavoro di mix in studio, anche se non ho risuonato nulla, perchè mi piaceva l’idea di fermare e cose come erano realmente accadute». Quanto alla scelta dei 30 brani, «certo -confessa Carboni- ho dovuto lasciare fuori cose che avrei voluto includere ma le ho rimandate ad un prossimo live, magari tra dieci anni…».

Carboni si è battuto molto anche per ottenere un prezzo di copertina molto accessibile per un doppio cd: «L’ho proposto alla Bmg e loro hanno accettato, chiedendo anche a me qualche sacrifico. Il prezzo così basso è stato possibile anche perchè non c’erano molti costi di produzione, visto che le registrazioni dei concerti le avevo fatte io».

TV Sorrisi & Canzoni

«Devo tutto a Lucio Battisti…»
«Quando da bambino ascoltai una sua canzone ne rimasi folgorato, poi la mia vita cambiò» rivela il cantante bolognese. Che in questa sua raccolta ha inserito anche «Settembre», l’inedito ora in onda sulle radio
30/10/2003
di Alex Adami.Proprio in questi giorni, nell’autunno di vent’anni fa, Luca Carboni entrò per la prima volta in uno studio di registrazione. Non tutto andò secondo i piani: la sua candidatura a Sanremo 1984 non fu accolta e l’uscita del suo album d’esordio, «Intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film», slittò all’anno successivo. Il suo destino, però, era ormai segnato. La sua vita si era legata a doppio filo alla musica. A confermarlo (ce n’era bisogno?) ora c’è «Live», il suo nuovo album dal vivo. Oltre a 29 canzoni selezionate dai tour dell’ultimo decennio, la raccolta contiene il singolo inedito «Settembre», che Luca ha scritto mentre passava al setaccio le registrazioni dei vecchi concerti. «Non posso negare di aver attraversato qualche momento di malinconia» racconta. «Riascoltarsi è come aprire una scatola di vecchie foto…».
Che cosa ti ha sorpreso, in particolare, del tuo passato?
«Mi sono reso conto di quante emozioni mi abbiano accompagnato negli anni spesi in giro a suonare. Per questo non ho voluto manipolare le registrazioni. Ho lasciato le imperfezioni e le stonature. Grazie alla tecnologia, avrei potuto cancellare gli errori, fare il fenomeno. A me, però, interessava mantenere la verità di quei concerti. Non volevo autocelebrarmi, ma raccontare la mia evoluzione».
Che cos’è cambiato in tutti questi anni? «Il mondo, prima di tutto. Viviamo a un ritmo assolutamente disumano. Lo vedo nel mio ambiente, la discografia. Un tempo, quando un’etichetta decideva di puntare su un giovane artista, lo seguiva, lo coccolava, lo proteggeva. Gli permetteva di crescere. Oggi, invece, si lavora poco sulla selezione e si gioca tutto sulla legge delle probabilità. Prendono mille ragazzi e li buttano allo sbaraglio. Se sono in grado di stare a galla, bene. Altrimenti, arrivederci e grazie. Lo stesso succede altrove. Se un giovane calciatore sbaglia un paio di partite, sparisce dal giro. Il mondo non aspetta più nessuno. Il tempo, invece, è una risorsa preziosa».
Già. A te che cosa ha insegnato il tempo?
«Che non sono invincibile. Una volta non prendevo in considerazione l’eventualità di un fallimento. Oggi, invece, so che qualunque iniziativa ha almeno 50 possibilità su 100 di andare storta».
In quale momento ti sei sentito più vulnerabile?
«Quando è nato Samuele, mio figlio. Quel giorno mi sono assunto una responsabilità per tutta la vita. E ho preso atto di non avere il controllo di tutto».
Che cosa hai perso e che cosa hai guadagnato con il tempo?
«Le due domande hanno una sola risposta: il dubbio. Oggi sono una persona migliore perché ho imparato a dubitare. Rifletto. Analizzo. Scelgo. Per contro, ho perso parte del mio istinto. Sono meno incosciente. Meno libero, forse. È raro, ora, che prenda una decisione di pancia. Metto sempre di mezzo la ragione. Certe cose, invece, vanno affrontate senza pensarci troppo…».
C’è qualcosa, nella tua storia, che oggi non avresti il coraggio di rifare?
«Non credo che avrei la forza di tentare questa strada. Vent’anni fa ero commesso in un negozio di scarpe. Una vita tranquilla. Improvvisamente decisi di mollare tutto per vivere di canzoni. Fu una follia. Mi chiedo chi me l’abbia fatto fare».
Già, chi?
«Battisti. Quando, da bambino, ho ascoltato per la prima volta una sua canzone, sono rimasto folgorato!».
A lui hai dedicato anche una canzone di quest’album: «Persone silenziose»…
«È una versione orchestrale registrata a Bologna il giorno della sua morte. Ricordo che, quando arrivò la notizia, ero sul palco a provare. Mi è mancata la terra sotto i piedi…».
Dove saresti, oggi, se Battisti non fosse esistito?
«Chissà. Mio padre pretendeva che tutti i suoi cinque figli sapessero suonare uno strumento. Io studiavo pianoforte, il mio mondo era la musica classica. Avevo più di 8 anni quando ascoltai dal mangianastri di mia sorella “Umanamente uomo: il sogno”. E capii che alla musica potevano essere abbinate le parole».
Che cosa manca ancora alla tua carriera?
«Molto, per fortuna. Sento di aver espresso solamente una piccola parte del mondo musicale che è nella mia testa».
I duetti con Jovanotti possono indicare una direzione per il futuro?
«Sì e no. Con Lorenzo siamo amici. Ci eravamo ripromessi di fare un album a quattro mani, anni fa, ma non abbiamo mai trovato il tempo di realizzarlo. Era una buona idea, però. Anzi, mi piacerebbe estendere il progetto ad altri».
Hai in mente qualche candidato?
«Raf è un grande autore e un ottimo bassista. Anche Frankie HI-nrg MC mi piace molto. Ma l’importante è che il progetto si sviluppi gradualmente, con l’apporto di tutti».
Sei felice adesso?
«Sì. Il mio viaggio nel tempo mi ha rincuorato. Non sono un presuntuoso. Ma, guardando indietro, ho capito di aver scritto belle canzoni. E di aver regalato emozioni alla gente».30 canzoni per una tournée lunga 10 anni
Ventinove grandi canzoni registrate dal vivo nel corso degli ultimi dieci anni e un inedito inciso in studio, «Settembre»: il nuovo doppio Cd di Luca Carboni è un viaggio attraverso le tappe più importanti della sua carriera. Anche per chi già conosce bene il suo repertorio, le sorprese non mancano. La selezione dei brani, che ha richiesto mesi di lavoro, ha portato alla luce versioni orchestrali, esecuzioni con solo pianoforte e voce, e «chicche» come il duetto con Jovanotti in «Mi ami davvero», suonata con le sole chitarre acustiche. La doppia raccolta è offerta a un prezzo davvero speciale: 15,90 euro. Oltre che nei negozi, potete trovarla in edicola assieme al prossimo numero di «Sorrisi» a partire dal 28 ottobre.

Italia 1

Luca Carboni, un progetto live e non solo…Settembre è l’unico inedito del doppio album Live (Ed. Bmg). E’ un brano “crepuscolare” che ci riporta alle atmosfere di Silvia lo sai e Farfallina…
E’ una fotografia di un momento di crisi che ho realmente vissuto. Mi piaceva fare un parallelismo tra la facilità con cui da bambini si affrontano le cose e gli eventi con l’aspetto “razionale” che abbiamo da adulti, per questo uso l’inverno come metafora. Ho composto questo brano con il gioco istintivo del linguaggio.Per creare questo doppio live hai impiegato lo stesso tempo che si usa per incidere un album inedito. Come mai?
Avevamo a disposizione tantissimo materiale Live, raccolto dal 1992 al 2002 durante la mia tournée. Ho cominciato a selezionare i brani l’anno scorso in Germania, per poi mixarle. Voglio precisare che ho cercato di “ritoccare” i brani il meno possibile per ricreare l’atmosfera magica del live. Mi sono reso conto che rispetto ad un album con 11 inediti, la mole di lavoro per il live è enorme.Quali criteri hai usato per selezionare i brani?
Mi piaceva che l’idea dell’album non fosse solo un percorso temporale ma affettivo e qualitativo. Ho cercato di ascoltare, ad esempio, Farfallina eseguita nei diversi concerti, alla fine ho scelto la versione del 1996 perché aveva una sezione ritmica più accattivante e organizzata.Qual è la canzone a cui il pubblico si è mostrato più legato?
Ho scoperto con grande piacere che i mie fan hanno apprezzato moltissime canzoni minori, meno famose di Silvia lo sai e Mare mare, come Gli autobus di notte. Non mi sembrava vero che applaudissero la canzone così tanto.Come mai hai deciso di lanciare il doppio live con il Tv Sorrisi e canzoni e ad un prezzo così ridotto?
Avevo chiesto alla mia casa discografica, la Bmg, di abbassare il prezzo perché mi sarei occupato in prima persona del lavoro dell’album per abbattere i costi. L’operazione con Sorrisi è stata ponderata, ma sono felice di aver accettato perché il giornale ha una distribuzione nazionale capillare, ancor più dei tradizionali canali di distribuzione. L’altro giorno uno dei miei musicisti che abita in un paesino sperduto, mi ha chiamato dicendo che aveva già il disco e che gli era piaciuto tantissimo.Chi apprezzi tra i tuoi colleghi?
Samuele Bersani su tutti. Ho apprezzato molto il ritorno di Frankie H NrgStai pensando già ad un nuovo album?
Sì, non ho ancora finito i pezzi. Per questo ho scelto di non fare un tour legato all’ultimo album. Mi piacerebbe uscisse entro il 2004.

Radio Deejay

12-11-2003 – Radio Deejay con Linus

Luca intervistato da Linus e Nicola Savino. Parlano di musica, del fatto che Luca esattamente 20 anni fa era in studio per incidere il suo primo album.

Ascolta: Parte 1 – Parte 2 – Parte 3 – Parte 4

Radio MonteCarlo

03-11-2003 – Radio MonteCarlo

Luca parla del nuovo album, e per la prima volta, del libro AUTORITRATTO in uscita a FEBBRAIO.
Ascolta: Parte 1 – Parte 2 – Parte 3 – Parte 4